Il sindaco di Figline Valdarno, Riccardo Nocentini, interviene nel dibattito politico sulla scelta del nuovo leader nazionale del Partito Democratico, che il prossimo 11 ottobre si riunirà in Congresso.
“Mi sento di appoggiare il documento politico di Dario Franceschini – ha spiegato il sindaco Riccardo Nocentini - perché ritengo la sua candidatura quella di maggior coerenza con il progetto del Partito Democratico, un partito veramente riformista, a vocazione maggioritaria che avrà tra i suoi obiettivi primari quello di affrontare in modo serio la questione generazionale e quindi il rinnovamento della classe dirigente.
Ritengo inoltre che porre l'accento sull'organizzazione del Partito sia un aspetto fondamentale. Oggi serve un Partito radicato sul territorio e al tempo stesso dinamico.
In questo è una garanzia l'esperienza di Piero Fassino, persona che si è spesa completamente e generosamente per traghettare i DS verso il PD e che quando si è congedato dalla Segreteria nazionale ha lasciato, a livello di consensi nell'elettorato e di radicamento territoriale, più di quanto aveva trovato al suo arrivo”.
“Per quanto riguarda la candidatura di Ignazio Marino – ha proseguito il sindaco Nocentini - si tratta di un bell'elemento di novità che pone al centro la questione della laicità, riuscendo a coinvolgere un buon numero di giovani. Credo però che in una fase così delicata il PD non abbia bisogno di una prospettiva monotematica, ma che al contrario necessiti di un segretario con una visione più complessiva".
“Pier Luigi Bersani è una figura di alto profilo politico e ha dalla sua un'ottima esperienza come Ministro – ha detto il sindaco - ma ritengo che la sua candidatura rappresenti un passo indietro rispetto alla rotta finora tracciata dal PD: Bersani pensa ad un partito social-democratico alla tedesca, che in Italia significherebbe un ritorno ai vecchi DS e non credo
che oggi ci sia bisogno di un PD che 'faccia la scimmia' ai DS.
Oggi il Partito Democratico ha il compito di costruire una nuova identità nella quale tutti si possano riconoscere e che possa essere la nostra traiettoria per il futuro”.
“Vorrei inoltre soffermarmi su quanto avviene nella nostra Toscana – conclude il sindaco Nocentini -, una regione che spesso viene presentata come un monolite 'bersaniano' o 'dalemiano', ma credo che questa non sia una rappresentazione reale della nostra comunità: condivido assieme a tanti amministratori, iscritti, cittadini questa voglia di novità, un desiderio forte di dare pieno compimento al percorso avviato dal Partito Democratico.
In queste ultime settimane molti cittadini mi hanno rivolto una domanda per me molto significativa, che forse spiega più di ogni altra frase la mia scelta di appoggiare Dario Franceschini, ed è la seguente: 'Ma se dobbiamo tornare ai DS, allora perché li abbiamo sciolti?'.
Per queste ragioni io voglio guardare avanti e dare finalmente un futuro al progetto del Partito Democratico e quindi all'Italia”.
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