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È stata prorogata fino a lunedì 20 gennaio, in accordo con i Comuni di Montevarchi, Reggello, Terranuova e San Giovanni Valdarno e con la Regione Toscana, l’Ordinanza che contiene alcune indicazioni per limitare le emissioni di materiale particolato fine nell’atmosfera (PM10). In particolare, fino a lunedì: si vietano l’accensione di fuochi all’aperto e gli abbruciamenti di sfalci, potature e residui vegetali su tutto il territorio comunale, al di sotto della quota di 300 metri; si dispone l’obbligo di spegnimento di motori di veicoli in sosta prolungata, in particolare per veicoli commerciali e autobus; si vieta l’uso di legname in caminetti aperti per il riscaldamento domestico, dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento. Inoltre, si invita fortemente la cittadinanza a limitare l’utilizzo di mezzi privati di trasporto, per quanto possibile, privilegiando l’uso dei mezzi pubblici o altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (ad esempio automezzi elettrici o a gas).
Si precisa che i provvedimenti riportati nell’Ordinanza sindacale sono stati concordati, in via precauzionale, a seguito di alcuni ripetuti sforamenti del limite giornaliero di Pm10 (4 sforamenti negli ultimi 7 giorni) e in concomitanza con il perpetuarsi di condizioni meteo critiche (nebbia bassa, assenza di pioggia e vento). Si ricorda, però, che prima che la situazione venga considerata a rischio per la salute dei cittadini, la normativa nazionale stabilisce un limite di 35 sforamenti annui del valore limite giornaliero di concentrazione di polveri sottili.
“Confrontandoci anche con i Comuni limitrofi - spiega la sindaca Mugnai -, oltre che come sempre con la Regione, abbiamo deciso di prorogare l'Ordinanza, che continua ad avere un valore precauzionale. La prossima settimana le condizioni meteo dovrebbero essere tali da contribuire ad evitare ulteriori sforamenti di concentrazione di polveri sottili nell'aria. In ogni caso, invitiamo i cittadini a osservare le indicazioni contenute nel documento, in modo da limitare il più possibile le emissioni. Si tratta di una sorta di vademecum comportamentale, da attuare in chiave preventiva".
“A Figline, inoltre, sono in corso alcuni studi di approfondimento, a cura dell’Università di Firenze, finalizzati ad individuare le principali sorgenti del particolato - spiega l’assessore all’Ambiente, Paolo Bianchini -. Oltre alle rilevazioni iniziate a marzo 2019, che andranno avanti fino a marzo 2020 per fotografare la situazione stagione per stagione, da domani partirà un ulteriore campionamento, funzionale ad avere dati più completi possibile anche dal punto di vista orario e chimico sulle fonti di inquinamento territoriale. Lo scopo finale è appunto individuare le principali fonti emissive di agenti inquinanti e consentire alle Istituzioni competenti di adottare le misure più adatte alla situazione del territorio di riferimento”.
I campionamenti in questione rientrano nel progetto di ricerca Patos3, finalizzato a conoscere la distribuzione spaziale dei livelli di concentrazione delle polveri sottili (PM10 e PM 2.5) nell'aria, in zone rappresentative della Toscana. A portare avanti il progetto, finanziato dalla Regione Toscana e supportato dai Comuni interessati dalle rilevazioni, è l'Università di Firenze, che entro marzo completerà le sue rilevazioni allo scopo di identificare la composizione chimica e l’origine del PM10, individuandone e quantificandone le sorgenti (naturali o antropiche) e tenendo conto delle variabili climatiche e temporali, oltre che delle peculiarità locali. La raccolta e l'elaborazione dei dati - che saranno pronti entro l'estate e consegnati alla Regione Toscana - saranno utili per valutare e indirizzare al meglio le politiche (di mitigazione, di risanamento e di mantenimento) di intervento sulla qualità dell'aria.
Comune di Figline e Incisa Valdarno
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