Nei giorni scorsi si è verificato un caso di Tubercolosi polmonare in un Istituto scolastico del Valdarno. Si tratta di uno studente di 17 anni, attualmente in cura presso l’ospedale di Arezzo.
Il caso è stato notificato alle strutture della Igiene Pubblica della Asl8, che ha tempestivamente attivato i controlli previsti in queste circostanze.
Innanzitutto è stata effettuata l'indagine epidemiologica: sono state individuate le persone venute a contatto diretto con la persona malata, e sono state subito sottoposte a sorveglianza sanitaria, come previsto dai protocolli per la sorveglianza dei casi di Tbc.
Ad oggi non sono stati diagnosticati casi secondari di tubercolosi, neanche tra i contatti più stretti.
La sorveglianza di chi ha avuto contatto prolungato con il soggetto ammalato continuerà anche nelle prossime settimane.
La tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea, causata dal Mycobacterium tuberculosis.
Il contagio può avvenire per trasmissione da un individuo malato, tramite saliva, starnuto o colpo di tosse.
La sintomatologia dei soggetti malati è caratterizzata da tosse persistente, perdita di peso, dolore toracico, febbre e sudorazioni: solo ed esclusivamente le persone ammalate e in fase avanzata della malattia presentano il Micobatterio nella saliva In fase contagiosa hanno una potenziale capacità di infettare.
Non necessariamente tutte le persone venute a contatto con i batteri della Tubercolosi si ammalano. Il sistema immunitario, infatti, può far fronte all’infezione e bloccare il batterio e lo sviluppo della malattia.
Abitualmente chi ha avuto contatto con un caso di TB polmonare contagiosa viene sottoposto al test specifico con tubercolina (Mantoux), ma anche coloro che risultino positivi al test non sono ammalati né contagiosi: queste persone vengono sottoposte a sorveglianza sanitaria e ad una terapia preventiva in grado di prevenire lo sviluppo di patologia in futuro.
In provincia di Arezzo si sono manifestati in passato alcuni casi di Tubercolosi polmonare a scuola, ma in nessuna occasione si sono mai verificati casi secondari di malattia.
Fonte: La Nazione
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