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PD, IDV, SEL approvano senza alcun indugio il Piano Interprovinciale di Gestione dei Rifiuti. Avanti tutta con il duopolio “inceneritori & discariche”, l’affaire sui rifiuti non prevede fermate. Netta l’opposizione di Rifondazione Comunista che lancia un appello ai territori, ai comitati, le associazioni, i movimenti per rilanciare modalità di gestione alternative e ripartire dalla strategia Rifiuti Zero.
La giunta della Provincia di Firenze PD, IDV, SEL, ha approvato martedì 22 novembre 2011 la proposta di Piano Interprovinciale di Gestione dei Rifiuti delle Provincie Firenze, Pistoia, Prato, (ATO Toscana centro). Il Piano Interprovinciale, per quello che è dato sapere, è formato da cinque volumi più tre allegati e dall’accordo preliminare tra le tre Provincie. Nel pamphlet troviamo: il piano dei rifiuti urbani; speciali; urbani biodegradabili; policlorobifenili; imballaggi; più il rapporto ambientale e conseguentemente tutto il micidiale carico impiantistico composto dal duopolio inceneritori e discariche.
Dunque il Piano c’è, e chi si aspettava grandi colpi di scena ne rimarrà deluso.
A parte qualche scricchiolio PD, IDV e SEL marciano compatti sulla logica della combustione. Nessuna messa in discussione degli impianti previsti, nessun processo alternativo fondato sull’applicazione di buone pratiche come il porta a porta per l’incremento dei livelli di differenziata, di riduzione degli imballaggi, riuso e riciclo, e il trattamento dei residui con impianti a freddo che non prevedano la produzione di combustibile da rifiuti (CDR) come funzionano in altri Paesi.
Negli atti approvati ritroviamo anche un atto fondamentale che è parte integrante del Piano ed è il Rapporto Ambientale che contiene le valutazioni fatte dall’autorità competente per la VAS che riguardano gli effetti ambientali, territoriali, economici, sociali e sulla salute umana, delle trasformazione indotte dal Piano.
Viene rappresentato uno scenario con gli impatti prodotti dagli impianti previsti, quindi gli elementi di attenzione , la rilevanza, l’indicazioni per la sostenibilità, e il quadro che esce a nostro avviso è sconcertante, data la rilevanza degli inceneritori e delle discariche, proprio sul versante ambientale e della salute.
Il centro sinistra senza alcun distinguo ha predisposto lo schema preliminare di accordo tra le tre provincie , dopo di che si passerà alla pubblicazione del piano, alla adozione dei tre Consigli Provinciali, l’avvio della fase delle Osservazioni, poi ci sarà la fase della “partecipazione popolare” quella prevista per legge, il parere delle autorità competente e infine l’approvazione definitiva. Questo in modo sommario l’iter previsto.:tutto il resto è chiacchiera, bisbiglio o rumore di fondo che non disturberà il manovratore. L’affaire sui rifiuti non prevede fermate e soprattutto mostra tanta ipocrisia da chi sostiene nei territori opzioni alternative all’incenerimento. PD, IDV SEL portano il peso e la responsabilità di queste scelte, lanciamo un appello ai territori, ai comitati e l’associazioni e movimenti per contrastare il “nuovo” Piano Interprovinciale con le proposte alternative maturate in questi anni con al strategia Rifiuti Zero.
Andrea Calò e Lorenzo Verdi
Rifondazione Comunista Provincia di Firenze
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