|
|
Al via il IV° anno di vita dell’Istituto Universitario Sophia (IUS) con sede presso la cittadella internazionale di Loppiano (FI): il 17 ottobre prossimo, alle 10.30 presso l’Auditorium si svolgerà la cerimonia di inaugurazione alla presenza del Gran Cancelliere, l’arcivescovo di Firenze Mons. Betori, del vice Gran Cancelliere Maria Voce, presidente dei Focolari e di altre personalità civili, docenti universitari, studenti e gli abitanti della cittadella. Attesa la prolusione affidata alla sociologa brasiliana Vera Araújo, in un momento in cui la grave crisi che attraversa l'Europa e l'Occidente, e che è anzitutto di matrice culturale, pone in primo piano la questione antropologica.
Lo IUS riprende la sua attività accademica con alcune novità di rilievo, come la nuova articolazione – in via di attivazione – in tre percorsi di laurea specialistica in Studi politici, Economia e management, Ontologia trinitaria, oltre, naturalmente alla laurea magistrale in Fondamenti e Prospettive di una cultura di unità. Percorsi formativi creati per far fronte in modo più preciso alle domande degli studenti e alle sfide sociali e lavorative che li attendono.
“Inoltre sono vari i contatti e le collaborazioni avviate dallo IUS con oltre una dozzina di centri universitari in varie parti del mondo (dal Brasile all’Austria, dall’Ungheria al Messico) che riconoscono i reciproci percorsi di studio – anticipa il preside Piero Coda, illustrando alcuni dei dati salienti e delle prospettive che prenderà in esame nella sua relazione annuale –. La caratteristica matrice interdisciplinare di Sophia emerge con chiarezza dai singoli curricola, dai temi di ricerca dei dipartimenti e dai seminari che vengono promossi durante l'anno, dai lavori delle tesi di laurea e di dottorato; un percorso, quest'ultimo, che si sta stagliando in modo interessante e forse inatteso”.
A quattro anni dall’inizio, è lecito chiedersi quale orizzonte si profili oggi per lo IUS. Nonostante non si sia ancora concluso il primo quinquennio di sperimentazione assegnato all'Istituto, da un primissimo bilancio emergono dati incoraggianti. Sono circa 150 gli studenti che, dal 2008 ad oggi, hanno frequentato e seguono i corsi, di cui 30 laureati. Di particolare interesse, inoltre, la possibilità offerta dai percorsi di studio personalizzati: una decina anche quest’anno gli studenti che hanno optato per questa modalità.
Il progetto formativo è centrato sull’esperienza di una comunità accademica in cui si condividono la vita, il pensiero e la ricerca, non solo tra studenti di diversa provenienza, ma anche tra studenti e docenti e con lo staff che partecipa alla vita dell’università è protagonista e tutto si regge su un patto di amore reciproco che è alla base del percorso dello IUS e che viene continuamente rinnovato e nutrito da momenti di condivisione che integrano le lezioni frontali e i seminari. Dialogo e vita sono due cardini del progetto.
|