Ospedale Serristori: l’Asl 10 "riprova ancora una volta con la politica della razionalizzazione economica a depotenziarne la funzione per acuti". Monica Sgherri, capogruppo regionale della Federazione della Sinistra-Verdi e Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione comunista in Provincia di Firenze, hanno stilato una nota sulla vicenda. Di seguito il testo.
"Abbiamo appreso che la Direzione Sanitaria dell’ASL 10 di Firenze ha intenzione di togliere personale infermieristico dalla sub intensiva del presidio ospedaliero Serristori di Figline V.no, il taglio o la cosiddetta razionalizzazione voluta dall’azienda viene giustificata come un semplice travaso di personale. Ma così non è!
Premesso che l’attuale programmazione sanitaria regionale individua il Presidio Ospedaliero Serristori di Figline Valdarno quale ospedale per acuti di 1° livello, collocato funzionalmente nella rete integrata dei servizi sociosanitari del territorio del Valdarno fiorentino e interconnesso all’Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, guardiamo con preoccupazione alla imminente disposizione organizzativa.
Un provvedimento che se non adeguatamente motivato e funzionalmente utile rischia di depotenziare un presidio ospedaliero territoriale e la sua capacità di risposta ai bisogni sociosanitari della popolazione.
Pertanto, ne chiediamo l’immediata sospensione e l’attivazione di un confronto istituzionale e sociale. Cosa che come Gruppi Consiliari provinciale e regionale risolleciteremo nelle apposite sedi di confronto politico-istituzionale.
Fino ad oggi l’azienda sanitaria di Firenze ha ignorato lo stato di salute dell’ospedale e la cronica carenza di personale che lo affligge, ci sono servizi specialistici e di emergenza che sono in grave difficoltà sino ad ora sopperita dagli sforzi e dall’alta professionalità degli operatori. Quindi, l’unica ratio che sta dietro questo provvedimento e di fare cassa sui lavoratori e di indebolire la funzione dell’ospedale nell’acuzie.
A tal fine, riteniamo opportuno che l’ASL 10 dimostri agli Enti Locali i dati generali della gestione dell’ospedale, gli investimenti realizzati, nel rispetto dell’attuale programmazione regionale, lo stato delle dotazioni organiche, questo perché il bene saluto è già stato messo a dura prova da un complesso di provvedimenti, del governo di centrodestra iniqui e ingiusti. Lo consideriamo un atto dovuto, da parte dei vertici aziendali, soprattutto in un contesto in cui va difeso e qualificato l’intero sistema sanitario sia territoriali che regionale".
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