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Tav e interrogazioni. L'assessore ai Rapporti con il Consiglio provinciale Giovanni Di Fede ha risposto a una serie di interrogazioni presentate dai consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi di Rifondazione comunista. Innanzitutto l'incidenza dell'Alta Velocità sui pendolari del Valdarno. Calò raccoglieva la "protesta per il previsto trasporto diurno del materiale Tav da Firenze nel Valdarno. Preoccupante il silenzio della Provincia di Firenze e della Regione. Trenitalia cancella gli impegni precedenti e colpisce i diritti dei pendolari. Rifondazione Comunista sostiene le denunce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima e richiama le istituzioni a tutelare i cittadini". Ebbene il programma dei treni non ha subito modifiche, rispetto a quanto ipotizzato, presentato e illustrato sin dal mese di giugno 2009. Non risultano, quindi, variazioni che hanno in qualche modo interferito in modo negativo con le linee di trasporto dei pendolari. I treni viaggeranno di notte proprio per ridurre le interferenze con il traffico ferroviario da Firenze a San Giovanni Valdarno.
Circa le terre di scavo l’Osservatorio ambientale è a conoscenza del piano di smaltimento delle terre di scavo dal momento che ha approvato il piano di gestione delle terre dell’intero progetto nell’estate 2008 e ha anche approvato una sua integrazione nell’estate 2010 per quanto concerne sempre il trasporto su ferro dei materiali provenienti dal cantiere di Campo di Marte.
Circa la richiesta di conoscere se la Provincia di Firenze intenderà assumere un ruolo nell’annunciata ma mai realizzata cabina di regia con le Amministrazioni Comunali e con la Regione sul tema dei trasporti e dei diritti dei pendolari: più volte, anche attraverso l’Assessore competente, cioè Stefano Giorgetti, la Provincia di Firenze ha già dato la disponibilità e attende ancora un passo decisivo in questo senso da parte degli altri Enti.
Con un'altra interrogazione, relativa alla nuova stazione Av-Foster, Rifondazione comunista, "condividendo l'iniziativa dell'associazione Idra" chiedeva alla Provincia di Firenze di attivare "una richiesta presso il Ministero dell'Ambiente di una sintesi delle determinazioni assunte negli atti adottati dal 1999 ad oggi relativamente all'intervento di nuova stazione AV-Foster, altresì chiede quale sia la posizione della Giunta Provinciale di Firenze alla luce delle evidenziate lacune sulle garanzie di correttezza amministrativa".
La Provincia conosce il contenuto della lettera che il Presidente della Regione Toscana Rossi ha inviato al Ministero Prestigiacomo e "ne condividiamo completamente sia lo spirito che il contenuto". La Provincia ritiene di essere più che disponibile nel partecipare in qualche modo e sostenere anche delle azioni relative. Il tema centrale sollevato nell’interrogazione è un tema che faceva parte del ricorso dell’estate scorsa che il Tar ha già ritenuto non legittimo. Per quanto riguarda la richiesta di ulteriore Valutazione di impatto ambientale "noi ci adegueremo, nonostante che il Tar abbia ritenuto non legittimo questo ricorso".
Con un'altra interrogazione ancora Rifondazione poneva l'accento sul "sequestro, fortunatamente preventivo ad un incidente, del macchinario usato per effettuare i carotaggi nel terreno. Incidente che se verificatosi è in grado di mettere a rischio la vita dei lavoratori che vi operano". Rifondazione Comunista chiedeva "quali monitoraggi e controlli sono stati effettuati dall’Osservatorio Ambientale, in sinergia con la Asl, sul versante della sicurezza dei lavoratori e dei piani di sicurezza nei cantieri dell’Alta Velocità in qualità di stazioni appaltanti dei lavori pubblici". In questa domanda si fa riferimento a una richiesta che per essere accolta dovrebbe preludere a una rinegoziazione dell’accordo procedimentale del 3 marzo ’99, cioè sulla competenza dell’osservatorio ambientale, perché al momento l’osservatorio non ha alcuna responsabilità di sorveglianza e di monitoraggio sulla sicurezza. "Tengo a precisare - ha spiegato l'assessore Di Fede che la Provincia sul tema della sicurezza ha sempre manifestato estrema sensibilità, soprattutto sicurezza nei luoghi di lavoro". Se questo tema può essere riproposto, anche come si dice nell’interrogazione, in sinergia con l’Azienda Sanitaria Locale "noi cercheremo di far presente la nostra disponibilità anche oltre le competenze dell’osservatorio, ma vorrei precisare anche che sulla base dell’accordo del 3 marzo ’99 la Provincia non ha questa responsabilità di sorveglianza". Su questi temi anche Cordone della Lega Nord aveva presentato due interrogazioni.
Sul rapporto Alta Velocità e pendolari Calò, nella replica, "l’Assessore ha glissato, nel senso che non è entrato nello specifico del ragionamento che noi chiedevamo, e la semplice riassicurazione che i treni per il trasporto delle terre di scavo della Tav dovevano circolare solo di notte sulla linea lenta sembra comunque ancora non sufficientemente vagliata".
I pendolari "hanno chiesto più volte di essere consultati, chiedendo, tra l’altro, di intensificare e di controllare che Rfi rispettasse gli accordi, quindi facendo circolare i treni con gli inerti in un modo definito e non sostanzialmente in ore e fasce orarie che danneggiano i pendolari". La vostra disponibilità della Provincia "dovrebbe essere praticata. Non credo che si può continuare a dire siamo in attesa che qualcuno ci chiami". Concetti analoghi sull'eventualità della Via per la stazione Foster "c’è una disponibilità annunciata e una presenza non messa in pratica fino in fondo". Infine sulla vicenda della sicurezza: "Nonostante la Commissione Trasporti e la Commissione Ambiente della Provincia di Firenze abbiano fatto un sopralluogo presso alcuni cantieri e io stesso in qualità di Consigliere Provinciale in quella Commissione abbia chiesto che gli esperti della Tav rendessero pubblici tutti gli atti di prevenzione, ispezione e controllo in materia di sicurezza, non abbiamo avuto risposta. C’è sensibilità istituzionale da parte della Provincia, ma ancora una volta chiedo alla Giunta di mordere ancora di più sul tema della sicurezza, del controllo nei cantieri della Tav, anche perché sulle condizioni di lavoro non si scherza".
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze
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