L'ITALIA FINISCE A CASALPUSTERLENGO è la storia di un viaggio di alcuni amici attraverso l'Italia e se stessi raccontato in modo ironico e violento, senza falsa retorica. Un squarcio disincantato sui trentenni di oggi. Racconta l'intreccio di vita di Lorenzo, il protagonista, con ciò che gli sta intorno: amici, parenti, odori, auto, fidanzate, discoteche, rapporti, sentimenti. Racconta di un ritorno forzato:
“La cosa peggiore è quando poi scendi da quel treno perchè ci sono due tipi di viaggiatori occasionali, come me. Chi va e chi torna. E la seconda categoria è la peggiore, perchè è già andata. Tutto questo per dire che alla fine, anch'io, sono tornato.”
Racconta della difficoltà di capire chi ci sta accanto e di valorizzare le persone che lo meritano:
“E' come quando giochi a master mind. Tu, che devi indovinare la sequenza, ti fondi il cervello per capire e chi invece la sequenza l'ha messa giù pensa che se non ci arrivi sei proprio un cretino. Io sono quello che indovina e Francesco è quello che ha messo giù la sequenza.”
E allontanare quelle che non lo meritano proprio:
“Tu puoi fare quel che vuoi (...) Andare a schiantarti contro un muro, quello che vuoi. Io per te non esisto, non sono mai esistito.”
Parla di amori perduti, traditi, difficili e senza speranza:
“Una sera sono tornato a casa e lei non c'era. E' tornata a notte fonda. Non le ho chiesto spiegazioni e lei non ha cercato di darmene. Il giorno dopo ero sul treno che mi riportava qui.”
E parla di amori che forse, un futuro, potrebbero anche averlo:
“ Non devi correre e non mi devi fare del male. E se così sarà io non te ne farò. E non mi difenderò da te. E lentamente potrebbe anche succedere che sapremo amarci”
Ma racconta soprattutto di un viaggio e della ricerca, attraverso di esso, della felicità e del diritto di lottare per la propria:
“... ci siamo sentiti liberi di pensare più in grande, di fantasticare sul futuro senza freni e progettualità ma solo per il piacere di sognare un futuro diverso, migliore. E ci siamo fatti prendere dalla malinconia quando è stato necessario perchè niente vive in eterno e il ricordo dei momenti più belli arricchisce il desiderio per ciò che deve ancora avvenire.... “
L'autore:
Autore ed attore per il teatro e il cabaret come solista e con il trio ITREMENTI (Zelig Lab, Teatro Blu).
Co-autore ed interprete dello spettacolo STRAPPI, vincitore del secondo premio al Concorso Nazionale di Corti Teatrali.
Collabora con l'agenzia di eventi, spettacolo ed animazione Moonlight di Milano.
Ha collaborato alla raccolta UNA POESIA PER HAITI, il cui ricavato è andato interamente alle popolazioni colpite dal terremoto.
L'ITALIA FINISCE A CASALPUSTERLENGO è il suo primo romanzo.
Sta lavorando alla raccolta di racconti LE NOVELLE DAL PURGATORIO.
Ha deciso di donare la metà dei suoi diritti sulle opere letterarie all'associazione EMERGENCY ONLUS.
E' stato tra i vincitori del concorso BINARIO 1 con il racconto SALVEZZA.
Collabora attivamente con la rivista culturale web CREATIVITY PAPERS.
Il suo sito è www.leonardopagliazzi.com
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