Al sindaco di Figline, Riccardo Nocentini
Al sindaco di lncisa, Fabrizio Giovannoni
Al sindaco di Reggello, Sergio Benedetti
Al sindaco di Rignano, Gianna. Magherini
Al Presidente dell’Unione Comuni Valdarno Valdisieve, Aleandro Murras
Gentili Sindaci,
abbiamo letto con preoccupazione sull'ultimo numero del settimanale 'Nuovo Valdarno' l'articolo di Francesco Fondelli dal titolo "Direttissima, sempre più vicino il divorzio con la vallata". L'articolo ricorda in primo luogo le novità per i treni regionali dal Valdarno verso Firenze, con l'uso della Direttissima: l'Alta Velocità regionale con collegamenti veloci Firenze-Arezzo con il rischio non ancora scongiurato di tagliare le fermate valdarnesi di Figline, S.Giovanni e Montevarchi; l'introduzione da settembre 2011 dei treni di Ntv di Montezemolo-Della Valle in aggiunta ai Frecciarossa attuali, con il rischio di intasare la DD e di deviare sulla linea lenta per Pontassieve alcuni treni diretti. Poi Fondelli scrive che "un altro ostacolo per l'utilizzo della direttissima da parte dei pendolari si paleserà nel 2015, quando sulla DD cambierà anche il tipo di alimentazione elettrica con l'introduizione della tensione a 25 kw mentre la linea lenta rimarrà alimentata con gli attuali 3 kw". Fondelli prosegue: "Ciò significherà che i treni regionali non avranno più l'accesso sulla Direttissima. Anche l'idea paventata dalla Regione Toscana di acquistare locomotive 'bicorrenti' non sembra in grado, al momento, di risolvere la situazione".
E' da diversi anni che si vocifera che la linea Direttissima Firenze-Roma dovrebbe essere rielettrificata a 25 Kv in corrente alternata, per consentire velocità superiori ai 250 km/h da “alta velocità”, rispetto ai tradizionali 3 Kv in corrente continua delle altre linee elettrificate italiane. La Regione già nel 2008 aveva annunciato lo stanziamento di 10 milioni di euro per l'acquisto di locomotive bicorrenti, capaci cioè di andare sia con la tensione normale che con quella dell'Alta Velocità.
Nel suo articolo Fondelli prospetta per il 2015 uno scenario inaccettabile e intollerabile per i pendolari ma, riteniamo, per le stesse istituzioni del Valdarno: un "ritorno al passato" per i pendolari del Valdarno, con tutti i treni sulla linea lenta e con tempi di percorrenza quasi raddoppiati. Diventano d'obbligo alcune domande ai sindaci del Valdarno Fiorentino e alla 'Unione Comuni Valdarno Valdisieve'. Si ha notizia delle locomotive 'bicorrenti' che la Regione intendeva acquistare due anni fa? I Comuni e la Regione sono disposti a farsi sfrattare i treni dalla Direttissima, nelle tratte Firenze Rovezzano-Figline, senza "colpo ferire"? Che rassicurazioni sono state da Trenitalia e RFI ? In conclusione: come intendono muoversi i sindaci del Valdarno Fiorentino e la stessa 'Unione Comuni Valdarno Valdisieve' di fronte a questo tragico futuro scenario?
Cordiali saluti
Maurizio Da Re, portavoce del 'Comitato Pendolari Valdarno Direttissima'
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