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DAGLI UOMINI 'MALTRATTANTI' ALLA REVISIONE DEL LINGUAGGIO. LA PROVINCIA "PUNTA SUL PARI" E FINANZIA DODICI PROGETTI
Data pubblicazione 24/11/2010 17:19:24

A conclusione di un percorso dialettico partito da un protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Province e terminato con la firma dell’Accordo di Genere fra la Provincia di Firenze ed alcuni Comuni del territorio, Palazzo Medici Riccardi ha approvato dodici progetti complessivi che promuovono politiche ed identità di genere.
“Con la campagna ‘Puntiamo sul pari’ – dice l’Assessore provinciale Sonia Spacchini – abbiamo deciso di investire davvero sulla parità tra uomini e donne intesa come pari opportunità a livello sociale, lavorativo e familiare. In un momento in cui il Governo scredita le donne, mercificandole, senza riconoscere loro dignità sociale, l’Assessorato alle pari opportunità invece, investe su progetti intesi proprio a scardinare stereotipi sociali e a promuovere una nuova cultura che includa un’idea più rispettosa della figura-donna”. Fra i progetti più innovativi c’è quello promosso dall’Associazione “Centro di ascolto per uomini maltrattanti” che propone programmi di cambiamento rivolti a uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive, o l’iniziativa “Genere e Linguaggio. Parole E immagini della comunicazione” proposta dal Comune di Firenze. Il progetto nasce per esaminare le forme di comunicazione: lettere, circolari, modulistica ed avviare la revisione dei documenti dell’Ente, nell’ottica di un linguaggio al femminile. Molto donne non si riconoscono più nelle immagini e nelle parole della moderna comunicazione. Se non ne parli non esiste, è uno degli slogan del progetto. L’obiettivo è quindi, quello della promozione di un linguaggio più rispettoso della figura-donna e più attento alla valorizzazione e al riconoscimento di pari valore fra i generi maschile e femminile. E ancora, i progetti spaziano dall’incoraggiare assunzioni “rosa” al sostenere l’imprenditoria femminile, dal coinvolgimento e consolidamento della rappresentanza delle donne in politica alla prevenzione e sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione sessuale.
I 12 progetti coinvolgono i comuni di: Firenze, Figline Valdarno, Incisa, Pelago, Pontassieve, Rignano, San Casciano, Scandicci, Calenzano, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Signa, Fiesole, Vaglia, Barberino del Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, San Piero a Sieve, Scarperia, Vicchio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi, Montaione, Montelupo, Montespertoli e Vinci.
La Provincia ha assegnato ai singoli Comuni finanziamenti a parziale o totale copertura. La tipologia e la destinazione del finanziamento è funzionale alla composizione e alla natura dei progetti attraverso parametri precisi: percentuale della popolazione coinvolta, rilevanza dell’idea progettuale e complessità territoriale di riferimento. I percorsi proposti affrontano e rivisitano il principio di parità di genere attraverso tematiche ed obiettivi diversi.
Più di un Comune si impegna ad approfondire il tema vita e lavoro: Figline Valdarno prova a sperimentare un progetto che sostiene il percorso di vita delle donne, nelle diverse declinazioni di mogli, madri e lavoratrici, mettendo a disposizione un supporto formativo alle aziende pubbliche e private, il Comune di Scandicci affronta la stessa tematica in versione “green”. “I giardini delle Pari Opportunità. I Giardini di Marzo” è infatti un progetto che utilizzerà gli spazi verdi del territorio, come luogo alternativo di sensibilizzazione sul tema della conciliazione e suddivisione dei carici familiari. Tre dei dodici progetti sono direttamente coordinati da Palazzo Medici Riccardi in collaborazione rispettivamente con: l’Associazione Centro di ascolto Uomini Maltrattanti CAM, l’Associazione Nosotras e l’Associazione Società Italiana delle Storiche SIS che promuove il progetto “Sebben che siamo donne…”. L’obiettivo del corso è quello di formare un sapere critico sul mercato del lavoro e sui modelli di solidarietà in Italia e in Europa e di contribuire alla costruzione di leadership femminile.
Si è stimato che i progetti in cantiere potrebbero coinvolgere circa l’85% della popolazione provinciale interessata.

Ecco nel dettaglio i 12 progetti finanziati:

1.A Figline Valdarno, “Sostegno nel tempo alla maternità e al lavoro”. Un progetto che combatte l’idea della maternità come un problema per il mondo del lavoro. Sostiene la donna come madre e lavoratrice mettendo a disposizione delle P.A. e delle imprese private strumenti gestionali in grado di conciliare il tempo di vita e quello lavorativo, di donne che sono anche madri.

2. A San Casciano, “Laboratorio Donna”. L’Assessorato alla Pari Opportunità mette su un atelier dei sentimenti dove mogli, madri, nonne e lavoratrici, italiane e straniere si raccontano e si confrontano in libertà. Il servizio si propone di offrire, per un anno, assistenza e ascolto su tematiche prettamente femminili: dalla gravidanza alla menopausa con percorsi di educazione e informazione.

3. A Scandicci, “I Giardini delle Pari Opportunità. I Giardini di Marzo”. Ripensare gli spazi verdi come luogo di riflessione e dibattito. Un progetto che sceglie parchi e giardini come scenario per attività di sensibilizzazione sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e sulla loro distribuzione sull’intero carico familiare.

4. A Calenzaro (in partenariato con il Comune di Sesto Fiorentino), “Insieme: Parità e Diversità”. Un progetto che fa parte di una riflessione allargata: favorire la diffusione e l’attuazione del principio di pari opportunità, non semplicemente nella cittadinanza ma nei confronti di un target preciso, giovani e donne immigrate. Si punta sull’elemento nuovo come parte attiva per il processo di sensibilizzazione attraverso una campagna di informazione. Insieme agli incontri è prevista la realizzazione di materiali informativi.

5. A Lastra a Signa (insieme con il Comune di Signa), “Donne e Impegno Civile”. Un’iniziativa che punta sulla forte presenza delle donne nel terzo settore. L’obiettivo infatti è quello di valorizzare e proporre la donna come nuovo soggetto di rappresentanza, non solo di genere ma collettiva. L’attuazione del progetto in due fasi: la prima, di ricerca e anali dati ed la seconda, di diffusione e valorizzazione delle informazioni raccolte.
6. A Fiesole, “Donnainmedia: la donna nell’immaginario comune”. Un progetto che vuole lavorare su un sentimento diffuso, su l’uso e abuso di stereotipi e modelli di comportamento che appartengono ormai ad una decodificazione sbagliata di messaggi e realtà. Creazioni di percorsi di sensibilizzazione per giovani, genitori ed insegnanti, capaci di fornire strumenti adeguati per interpretare il presente contesto della pari opportunità.

7. A Vicchio (in forma associata i Comuni di Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia, S.Pietro a Sieve) “Smug- Scuole Mugello Laboratorio Web 2.0 per il contrasto agli stereotipi negativi e la valorizzazione delle differenze di genere”. Docenti e allievi impegnati su un fronte comune: riconoscere, smontare e deporre stereotipi negativi associati alla figura femminile. Dalla moda al linguaggio ed anche nei modelli educativi. Saranno gli insegnanti stessi a creare percorsi didattici da proporre ai ragazzi e alle famiglie.

8. A Montelupo, “CReA Costruire reti e azioni”. Un progetto che coinvolge un territorio vasto, Il Circondario Empolese-Valdelsa, undici comuni. L’articolazione in più ambiti di interventi: attraverso un tavolo di lavoro interistrituzionale, la definizione di programmi, progetti e strategie per il problema della violenza contro le donne. Per un’educazione all’affettività e alla sessualità consapevole.

9. A Firenze, “Genere e Linguaggio. Parole E immagini della comunicazione”. Con la collaborazione del Comitato Pari Opportunità il progetto vuole promuovere il rispetto e la valorizzazione della donna attraverso l’uso corretto del linguaggio. La rappresentazione femminile nella lingua italiana e l’uso corretto di parole ed immagini che rappresentino la donna.

10. Con “Uomini si diventa: percorsi di sostegno ad una partnership responsabile”, arriviamo al primo dei tre progetti realizzati da tre diverse Associazioni. Il CAM, Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti è una Onlus che ha deciso di proporre un cammino di sensibilizzazione rivolto a chi la violenza l’ha fatta. Recuperare coscienza e responsabilità di quegli uomini che maltrattano le loro relazioni affettive, con donne e minori.

11. “Sebben che siamo donne… Corso di formazione per promuovere la parità nel mondo del lavoro”. L’Associazione è quella Italiana delle Storiche SIS ed il progetto è un percorso formativo di tre mesi destinato a docenti, operatori e a tutti i coloro che si occupano di orientamento al lavoro e alla formazione, sul tema occupazione e parità di genere.

12. “Shabaq/La rete. Generare le nuove decisioni per rafforzare la rete”. Sensibilizzazioni contro mutilazioni genitali femminili (MGF). Promotrice del progetto l’Associazione NOSOTRAS, l’obiettivo è invece quello di promuovere la prevenzione e lo sradicamento delle mutilazioni genitali femminili con monitoraggio e interventi a tutela delle donne immigrate. Il gruppo di lavoro sarà composto da soggetti pubblici e privati che daranno vita a delle “buone pratiche” e alla creazione di una vera rete di tutela.

Provincia di Firenze


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