RIFIUTO DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FIGLINE V.NO
Data pubblicazione
20/11/2010 15:11:02
La Mozione di sfiducia verso il Presidente Sauro Sarotti è da rigettare in maniera completa al mittente, la gravità di quanto vorrebbe sancire, non può essere sottovalutata, si tenta di impedire ad un Consigliere eletto dai cittadini la possibilità di esprimere le proprie opinioni in Consiglio Comunale per motivare, il proprio voto a favore o no di un atto, solo perchè ricopre la carica di Presidende del Consiglio che, ripetiamo, non impedisce di partecipare attivamente alle sedute del Consiglio Comunale.
E' da notare che la Mozioni si sviluppa solo su questo, non accennando neppure ai ruoli del Presidente del Consiglio Comunale, evidenziando che anche l'opposizione ritiene che il lavoro svolto nelle tante iniziative e attività a nome dell'intero Consiglio Comunale da Sarotti in questi cinque anni, la stessa direzione dei Lavori del Consiglio e la
rappresentatività di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, siano state svolte con correttezza, sensibilità e sopratutto pieno rispetto delle idee degli altri, cosa che a lui con questa mozione si vorrebbe negare.
Danilo Sbarriti Consigliere Comunale di Figline Valdarno
Luca Decembri Capogruppo PD Cons.Comunale di Figline Valdarno
Carlo Simoni Capogruppo PSI Cons.Comunale di Figline Valdarno
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22/11/2010 ore 17:49 Quanto dice Roberto, se è vero, è molto grave: da una parte c'è un partito che è stato eletto ma ora non è più rappresentato, con grave danno per chi ha votato Rifondazione; dall'altra c'è un presidente che non garantisce imparzialità, o almeno, la garantisce solo quando non vuol parlare da persona di parte. E quando parla da persona di parte, allora, chi è che modera, che garantisce il rispetto della disciplina? Presidente cercasi!
22/11/2010 ore 07:49 Rifondazione Comunista non è più in consiglio comunale, ossequi....., consiglerei Sbarriti di spiegarlo ai suoi ex-elettori più che ai colleghi il 30 novembre, personalmente come consigliere se cambiassi idea avrei il bon ton di dimettermi, e lasciare che un'altra persona della lista presentatasi agli elettori nel 2006 mi sostituisca, anche perchè rifondazione comunista aveva solo un rappresentante, oltretutto nel breve Sbarriti avrebbe l'opportunità di ricandidarsi con un nuovo sodalizio.
Stà tutta qui la mozione che chiede al Presidente Sarotti di rassegare le dimissioni, chiede semplicemente che una persona super partes occupi quella poltrona.
Sta alla sensibilità delle persone che non devono mai dimenticarsi che rappresentano degli elettori, mantenere un galateo istituzionale di coerenza.
20/11/2010 ore 16:56 Da quanto letto la situazione è chiara: siccome i partiti di opposizione dicono che nello statuto c'è scritto che il presidente deve essere neutrale, se questo non è vero li si querela per falso, se invece è vero, allora il presidente non può interpretare un ruolo di parte, il che vorrebbe dire che i partiti di maggioranza stavolta non c'hanno azzeccato per nulla.
p.s. ma Sbarriti non era anche lui capogruppo? Perché avete scritto consigliere?
20/11/2010 ore 16:56 Ho letto prima la mozione dell'opposizione, e poi la risposta dei signori Sbarriti, Decembri e Simoni: mi sembra che facciano a non capirsi. Appare chiarissimo che l'argomento sollevato dall'opposizione è quello che, quando Sarotti parla da Presidente, tutto bene, quando invece parla da Consigliere, c'è il problema, perché non c'è un presidente che lo modera. Come dargli torto? Non si può certo lasciare che un consigliere si esprima senza moderazione. Una proposta per risolvere la questione: perché Sarotti, quando ha intenzione di parlare da consigliere, non delega un consigliere di opposizione a svolgere i compiti di moderatore?
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