Da sempre il viaggio in paesi stranieri ha rappresentato un’occasione per conoscere tradizioni sociali e culturali diverse. Sono noti i diari dei viaggiatori romantici in Italia dove si trovano appuntate riflessioni sulle persone incontrate, sui monumenti visitati, sui paesaggi osservati. Una buona tradizione arrivata fino ai giorni nostri per ricordare e trasmettere ad altri le nostre esperienze migliori. Nel tempo dei mondi virtuali il confronto con la realtà è sempre più difficile ma rimane uno dei passaggi fondamentali per la formazione della nostra personalità. Ricordiamo tutti, infatti, i gemellaggi con le scuole straniere fatti quando andavamo alla scuola media. Da soli, senza i genitori, dovevamo cavarcela in un mondo completamente nuovo e con una lingua diversa. Così, abbiamo avuto l’occasione per vivere le nostre prime avventure senza temere il giudizio del nostro ambiente sociale e delle persone che ci conoscevano. Spesso, abbiamo scoperto i lati nascosti del nostro carattere, i nostri pregi e i nostri difetti. Contemporaneamente, abbiamo migliorato la nostra pronuncia francese, inglese o spagnola. Ci siamo accorti che è bello conoscere le altre lingue perché accrescono la nostra capacità di comunicare con gli altri e di sentirci a casa, anche in un paese straniero. Abbiamo imparato a sentirci un po’ più europei e un po’ meno italiani.
Con questo spirito, dal 27 settembre al 3 ottobre 2010, un buon numero di alunni delle III Medie dell’Istituto “Marsilio Ficino” di Figline Valdarno si sono recati a Bordeaux per uno scambio scolastico con gli alunni del “Collège A. Mauguin” di Gradignan. Come hanno spiegato le professoresse accompagnatrici, Vera Checcacci e Patrizia Tani, l’esperienza del gemellaggio avviene ormai da dieci anni ed ha sempre incontrato un particolare apprezzamento da parte degli alunni e delle famiglie, francesi e italiane. Il progetto prevede la partecipazione alle lezioni nella scuola ospite, alcune escursioni culturali e naturalistiche, la vita in famiglia. In questo viaggio gli alunni hanno visitato le città di Parigi e Bordeaux, il bacino di Arcachon e la grande duna di Pyla sull’Oceano Atlantico. Mentre le finalità più significative dell’intera esperienza, ha sottolineato la professoressa Tani, sono il confronto con un sistema scolastico differente, la possibilità di creare legami di amicizia con ragazzi stranieri, l’accoglienza nelle famiglie.
“Lunedì 27 settembre, siamo partiti per completare lo scambio con gli alunni del “Collège A. Mauguin” che, lo scorso aprile, erano già stati nostri ospiti. Sono rimasto positivamente impressionato dalla scuola francese e mi è piaciuto soprattutto il fatto di poter cambiare classe per ogni materia. (…) Il fatto di stare in famiglia e non in hotel, mi ha permesso di capire come si comportano le famiglie francesi, quali sono i loro orari, come sono arredate le loro abitazioni” (Niccolò Pezzati - IIIA). “Questa esperienza mi è piaciuta molto, mi sono divertita, ho fatto nuove amicizie. Ho imparato a comunicare con i ragazzi francesi. La mia ospite, Clhoe, era molto simpatica. Con la sua famiglia mi sono trovata benissimo soprattutto quando si mangiava a tavola tutti insieme” (Eleonora Cei - IIIA). “Gli insegnanti sono molto severi e danno molte note, e i ragazzi sono molto più confusionari di noi. In generale, comunque, per me in Francia gli adulti sono più esigenti e severi. (Isabel Bellandi - IIIA). “In quella settimana ho visto cose stupende, ma quello che mi è rimasto più impresso è stato l’Oceano Atlantico. Lo vedo ancora davanti a me, mentre tramonta il sole e i meravigliosi colori del cielo si riflettono nell’acqua” (Emma Becattini - IIIA).
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Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre