Abbiamo da sempre perseguito una linea di opposizione moderata e costruttiva, nell’interesse dei cittadini. Per questo abbiamo preso le distanze da un manifesto che ritenevamo fuori dalle righe. Ma la scomposta risposta del partito democratico merita qualche puntualizzazione. È vero: il voto ci ha collocato all’opposizione; cerchiamo dunque in ogni contesto di comportarci coerentemente con questa attribuzione, e ci sentiamo onorati di questo ruolo che discende da una interpretazione autentica della Democrazia.
Riguardo alla ristrutturazione delle Lambruschini, abbiamo sempre detto come questa fosse un’opera inutile, costosa e – ci sia consentito – anche brutta, e che con le risorse impiegate per essa si potevano realizzare altre opere necessarie: a tal proposito, in sede consiliare, abbiamo presentato numerose proposte alternative, coerenti con il nostro pensiero su quale dovesse essere il Buon Governo della città. Non riteniamo dunque di offendere nessun figlinese, né tantomeno di commettere il reato di lesa maestà come vorrebbe far credere il manifesto del PCI-PDS-DS (ché questi sono i soggetti dei quali tale documento prende le parti) ora PD. Ma se non altro tale manifesto è servito a chiarire una cosa, che dovrebbe far riflettere: cambiano le realtà, i contesti politici, i luoghi, ma la tentazione di far tacere il dissenso anche con metodi bruschi è sempre presente. Né pare coerente il continuo barcamenarsi del partito democratico fra la improponibile difesa delle passate amministrazioni figlinesi e l’ammissione a mezza voce dei danni da esse procurati, fra i quali troviamo il milionario esborso per la piazza Salvo D’Acquisto, la disastrosa politica urbanistica che ha riempito Figline di alveari sfitti e l’aver ridotto, con colpevole inazione, l’edificio delle Lambruschini ad un cumulo di macerie.

UDC Figline Valdarno
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