La storia della fotografia in Italia porta il suo nome tra i maggiori firmatari: Nino Migliori è il protagonista della mostra che concluderà le celebrazioni per i 40 anni del Circolo fotografico Arno. Il grande fotografo bolognese sarà a Figline, ospite del Circolo Arno, sabato 4 dicembre, per una lezione aperta e per inaugurare l’esposizione a lui dedicata, una retrospettiva che raccoglie 43 tra gli scatti più famosi della sua produzione degli anni Cinquanta e che resterà aperta fino all’8 gennaio presso la sede del Circolo.
Dopo la retrospettiva sul fotoreporter Mauro Galligani, quella dedicata al paesaggista George Tatge e la rassegna degli scatti di Silvano Monchi, fondatore del Circolo, quella di Nino Migliori sarà l’ultima delle quattro grandi mostre fotografiche organizzate in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno per celebrare il quarantennale del Circolo Fotografico Arno.
Considerato uno dei maestri della fotografia italiana, Nino Migliori, classe 1926, fotografa dal 1948. A un linguaggio ancora legato alla lezione del Neorealismo, di cui agli inizi si serve per raccontare magistralmente l’Italia del Dopoguerra, affiancherà presto un’attività di ricerca intensa e persino radicale, sperimentando forme e materiali che diventeranno di riferimento per tutta la fotografia contemporanea. Nei decenni successivi, Migliori consoliderà la sua produzione nel campo della fotografia d’arte e della fotografia concettuale.
Le sue opere sono esposte in alcuni dei maggiori musei d’arte al mondo, tra i quali il Moma di New York, il Museum of Fine Arts di Houston, il Museum of Fine Arts di Boston, la Bibliothèque National di Parigi, il Museo di Praga, la Galleria d'Arte Moderna di Roma.
La giornata figlinese di Nino Migliori si aprirà alle 11 con la lezione presso la sede del Circolo fotografico Arno, un momento di incontro aperto ai soci e a tutti gli appassionati di fotografia. Alle 15.30, l’inaugurazione della mostra alla presenza dell’autore. Ci saranno anche la sindaca Giulia Mugnai, il presidente del Circolo fotografico Arno Eros Ceccherini e il presidente di Fiaf Roberto Rossi. L’esposizione resterà aperta ogni martedì e giovedì dalle 15 alle 18 e ogni sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Sarà chiusa il 25 dicembre e il 1° gennaio. L’ingresso è gratuito, necessario il green pass.
Prima di chiudere l’anno ci sarà spazio poi per un’ultima iniziativa, in questo caso tutta dedicata alla storia locale. È la mostra “Figline ed i suoi abitanti, con vita, arti e divertimenti nel ‘900″: una settantina di scatti dall’archivio storico fotografico del Comune di Figline e Incisa Valdarno (che viene custodito proprio dal Circolo) per raccontare attraverso la fotografia l’evoluzione sociale, demografica e urbanistica della città nel corso del secolo passato. La mostra sarà allestita presso lo spazio espositivo in corso Mazzini 1, da sabato 11 dicembre alle 16 e la mostra resterà aperta fino al 9 gennaio, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle 19.
L’inaugurazione sarà preceduta, venerdì 10 dicembre alle 21, da un convegno dedicato proprio all’Archivio fotografico del Comune di Figline e Incisa Valdarno. Ne parleranno, al Circolo fotografico Arno, l’assessore alla Cultura Dario Picchioni, Claudio Pastrone, direttore della Didattica Fiaf, la professoressa Tiziana Serena, docente di Storia della fotografia presso l’Università di Firenze, il collezionista Adelmo Brogi e il presidente del Circolo fotografico Arno Eros Ceccherini.
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Comune Figline e Incisa Valdarno
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