Distributori di carburanti chiusi dalle 6 di domani alla stessa ora di venerdì 8 novembre per lo sciopero nazionale dei gestori degli impianti stradali ed autostradali proclamato da Figisc Confcommercio e Faib Confesercenti.
Alla base della mobilitazione gli ultimi provvedimenti del Governo e gli obblighi previsti che, secondo le organizzazioni di categoria, “vanno ad abbassare ancora di più il margine di guadagno già risicato: dall’obbligo di fatturazione elettronica a quello di avere registratori di cassa telematici anche per fatturati di 2 mila €/anno; dalla rimodulazione dell’Indice Sintetico di Affidabilità fiscale (ISA) irraggiungibile per i gestori, all’introduzione di Documenti di Trasporto (Das) e modalità di registrazione giornaliera in formato elettronico; dall’invio dei corrispettivi giornalieri in formato elettronico fino al gravame fiscale e contributivo per i gestori che non ricevono in tempo da fornitori e Agenzia delle Entrate i documenti necessari per la loro contabilità”.
Ma la protesta dei benzinai è rivolta anche contro le compagnie petrolifere e “quella miriade di soggetti diventati titolari di impianti, che agiscono in barba ai contratti stipulati con i gestori e alle leggi, nel più assoluto silenzio della Pubblica Amministrazione”.
Nel frattempo la Prefettura di Arezzo ha comunicato l’elenco degli impianti – peraltro consultabile direttamente sul sito della Prefettura www.prefettura.it/arezzo – che a quanto risulta ad oggi alle associazioni di categoria, rimarranno aperti durante lo sciopero.
Valdarno: Loro Ciuffenna Tamoil Righeschi; Montevarchi Pecora Michele – impianto IP, ESSO M.P. di Meoni Roberto, ESSO Levane; San Giovanni Valdarno Eni – D’Uva e Terranuova Bracciolini Eni – via Poggilupi e Api IP – Frosinini.
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