Era la notte tra il 16 ed il 17 Gennaio di quest’anno quando ignoti, introducendosi all’interno del plesso scolastico “Magiotti” di Montevarchi, dopo aver messo a soqquadro corridoi e aule e scassinato i distributori automatici di cibi e bevande, trafugarono dall’aula multimediale dell’istituto alcuni costosi personal computer.
A distanza di pochi mesi gli agenti del Commissariato di P.S. di Montevarchi sono riusciti a dare un nome e un volto agli autori del grave episodio delittuoso.
Prezioso per il buon esito delle indagini si è rivelato il contributo offerto in sede di sopralluogo dal personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Arezzo intervenuto con tempestività la mattina successiva al fatto delittuoso.
Il rinvenimento all’interno della struttura scolastica di alcune impronte digitali utili ai fini delle indagini ed i successivi accertamenti dattiloscopici effettuati hanno dato rilevante impulso e supporto alla penetrante azione investigativa portata avanti dagli uomini del Commissariato, i quali sono in breve tempo riusciti ad individuare compiutamente i due soggetti autori dell’incursione delittuosa all’interno della scuola.
Si tratta di S.A., italiano di anni 20 residente a Bastia Umbra (PG) e S.G., albanese di anni 21 residente a Bettona (PG). I due, noti alle forze dell’ordine, avrebbero deciso, a loro dire, di effettuare il colpo a Montevarchi semplicemente dopo aver visionato il plesso scolastico a mezzo di internet (con l’applicazione street view) e aver notato che si trattava di una struttura “importante” e all’apparenza priva di sistemi di allarme.
Dopo aver individuato i due esecutori materiali del furto la Squadra Anticrimine del Commissariato di Montevarchi in collaborazione con il personale del Commissariato di Assisi, competente per territorio, ha eseguito una serie di perquisizioni domiciliari a carico dei due indagati che, messi alle strette dagli inquirenti e di fronte all’evidenza delle prove raccolte nei loro confronti, non hanno potuto far altro che confessare le loro responsabilità penali.
Durante gli interrogatori i due giovani hanno rivelato agli agenti l’identità del terzo uomo di Bastia Umbra,C.S., italiano di anni 22, complice nel furto, che ha aiutato i primi a trasportare con un’automobile i personal computer rubati da Montevarchi fino in terra umbra. Quest’ultimo è stato pertanto denunciato all’autorità giudiziaria per aver concorso con gli altri nella consumazione del furto aggravato.
L’incalzante attività di indagine ha inoltre portato gli inquirenti ad individuare, e denunciare per ricettazione, due soggetti, B.A. e C.F., rispettivamente un italiano di anni 39 ed un algerino di anni 41, entrambi residenti a Bastia Umbra, ritenuti responsabili di aver ricevuto dai ladri il materiale informatico provento di furto.
Le successiva perquisizione operata a carico del cittadino algerino C.F. ha infatti confermato la bontà dell’attività investigativa svolta dagli agenti, in quanto ha portato al rinvenimento nell’abitazione del soggetto di uno dei personal computer trafugati dall’Istituto Comprensivo Magiotti, oltre una grandissima quantità di materiale elettronico, informatico e di capi di abbigliamento di sospetta provenienza furtiva.
Assicurati alla giustizia gli autori del grave episodio criminoso, sono ancora in corso da parte degli uomini del Commissariato le indagini finalizzate, oltre al recupero di quella parte della refurtiva non ancora rinvenuta, anche a vagliare l’ipotesi investigativa che i ladri, al fine di perpetrare il furto, si fossero serviti di un basista del Valdarno ancora sconosciuto, nonché tese a verificare eventuali ulteriori responsabilità degli stessi malviventi per altri furti di recente riscontrati in zona.
Fonte: arezzoweb
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