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«Pendolare del Valdarno, stai sereno sulla linea Direttissima». E’ questo in concreto il messaggio di “rassicurazione” che viene da Ferrovie durante l’incontro di ieri pomeriggio a Firenze fra l’assessore regionale ai trasporti Ceccarelli, i comitati toscani dei pendolari, Rfi e Trenitalia. «RFI minimizza e tranquillizza sul prossimo futuro della Direttissima – afferma il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re – ma da dicembre è probabile lo spostamento da Firenze a Bologna della sala operativa che gestisce la linea e dall’anno prossimo inizieranno ad arrivare progressivamente 50 nuove Freccerosse, ETR 1000 con velocità fino a 350 km/h, che intaseranno sempre di più la Roma-Firenze, e i treni regionali del Valdarno rischiano di finire in larga parte sulla linea lenta per Pontassieve, dove vengono deviati continuamente, come è successo a due treni ieri pomeriggio mentre si svolgeva la riunione con Ferrovie». Secondo Da Re è inaccettabile il comportamento di Rfi sui treni regionali: «Le deviazioni sulla linea lenta sono frequenti nelle ore di punta del pomeriggio e con ritardi dagli 8 ai 15 minuti – accusa il portavoce del comitato – e non sono occasionali e con soli 7 minuti di ritardo come sostiene Rfi». Durante la riunione il portavoce comitato pendolari ha inoltre ricordato a RFI che l’utilizzo della Direttissima è previsto e garantito negli Accordi sottoscritti sull’Alta Velocità ferroviaria di Firenze, ed è confermato anche dall’ultimo Atto firmato nell’agosto del 2011 da Regione, Governo, Ferrovie e Comune di Firenze, che prevede “il mantenimento dell’attuale offerta dei servizi regionali in transito sulle DD/AV fra Rovezzano e Valdarno Nord”, cioè la tratta utilizzata proprio dai treni del Valdarno: «RFI conferma gli impegni per i treni del Valdarno – sostiene Da Re – ma gli accordi sulla TAV valgono per la realizzazione del tunnel di sottoattraversamento di Firenze per i treni dell’Alta Velocità, ma sembrano considerati carta straccia per le tracce sulla direttissima dei treni del Valdarno». Il portavoce dei pendolari si rivolge infine all’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, che ha organizzato l’incontro di ieri: «Assessore Ceccarelli, vogliamo sperare che seguirà con la massima attenzione gli sviluppi sulla Direttissima - conclude Da Re – perchè la deviazione dei treni regionali sulla linea lenta comporterebbe problemi non solo per i pendolari del Valdarno, ma anche di Arezzo, della Valdichiana e pure della Valdisieve e del Mugello per la possibile congestione della stessa linea lenta».
Fonte: Comitato Pendolari Valdarno
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