|
|
Accertamenti dei Nas sui contratti di attività intramoenia di quattro medici, tre in servizio presso l’ospedale fiorentino di Careggi ed uno presso il Serristori di Figline Valdarno. Secondo quanto spiegato dagli investigatori, i professionisti avevano ricevuto dalle rispettive aziende le autorizzazioni a operare eritroaferesi (rimozione di parte dei globuli rossi dal sangue) e attività relative agli emoderivati in regime libero professionale, contrariamente a quanto consentito dalla legge, che vieta ogni attività di lucro sul sangue e sui suoi derivati. Nei mesi scorsi i militari, che conducono le indagini su delega della procura della Repubblica di Firenze, hanno acquisito documentazione relativa all’attività intramoenia dei quattro professionisti. Secondo quanto spiegato, dopo i controlli dei Nas l’Azienda sanitaria di Firenze, cui fa capo l’ospedale Serristori di Figline Valdarno, e la direzione dell’Aouc Careggi, hanno sospeso i contratti che disciplinavano la l’attività libero professionale dei quattro medici. Sempre secondo quanto spiegano gli investigatori, le indagini sono partite a seguito di una denuncia contro ignoti presentata proprio da uno dei medici, ematologo al Serristori: il medico accusava l’azienda sanitaria di Firenze di non concedergli l’autorizzazione a effettuare intramoenia attività libero professionali relative agli emoderivati, a differenza di quanto già accadeva presso l’Aouc di Careggi. Secondo quanto emerso, l’uomo non era a conoscenza del fatto che una simile autorizzazione sarebbe stata contraria a quanto previsto dalla legge. Dalle indagini è emerso che il medico era già in possesso di un’autorizzazione a eseguire eritroaferesi, pratica anche questa vietata dalla legge. I tre medici di Careggi invece erano titolari di contratti di attività libero professionale intramoenia che li autorizzavano a trattare emoderivati, in particolare gel piastrinico, in ambito ortopedico, oncologico, oculistico e di chirurgia estetica.
Fonte: ANSA
|