E’ stato il Palazzo Pretorio, questa mattina, a fare da sede alla presentazione da parte della Asl 10 di Firenze del protocollo istituzionale sulla riorganizzazione dell’Ospedale Serristori. Ad illustrarlo ai sindaci di Figline e Incisa, Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni, e ai loro assessori Carlo Artini e Tamara Ermini, c’erano il direttore generale Paolo Morello, i direttori sanitari Francesco Bellomo e Alberto Appicciafuoco e tutti i direttori dei dipartimenti delle aree chirurgia, medicina e infermieristica.
Il protocollo si apre con una premessa che mette ben in evidenza come “la funzione del Serristori va ripensata a partire dagli investimenti fatti sulle nuove sale operatorie e sulla radiologia – si legge nel testo - potenziando la chirurgia programmata e aprendo all’esterno la diagnostica radiologica. Abbiamo riorganizzato la medicina in maniera tale da qualificare le risposte del pronto soccorso e distinguere le intensità di cure in modo da rispondere in maniera più completa ai bisogni sanitari del territorio”. “In questa direzione – prosegue il protocollo della Asl - rimarrà comunque chiara la caratterizzazione del Serristori come Ospedale di zona con Pronto Soccorso h24 e sub-intensiva, una medicina adeguata a rispondere alle esigenze di tutti i reparti e servizi presenti, una chirurgia d’urgenza e programmata. Il Serristori rimane un ospedale per acuti che cura le urgenze”.
“Il protocollo che la Asl 10 è venuta a presentarci è una buona base di partenza per la riorganizzazione del nostro ospedale – hanno spiegato i sindaci e gli assessori di Figline e Incisa -, che tiene conto di tutta una serie di richieste giunte direttamente dal territorio anche in occasione della grande manifestazione del 7 ottobre scorso. Dunque i presupposti sono buoni, perché il Serristori rimane un ospedale per acuti che cura le urgenze con Pronto Soccorso h24 e sub-intensiva. Restano però anche alcune importanti questioni da approfondire ed in particolare quelle relative agli accessi al 118, alla week-surgery e al funzionamento della medicina interna”. “Inoltre – proseguono sindaci e assessori – è vero che nel protocollo si prevede un potenziamento della chirurgia programmata, ma noi chiediamo anche una maggiore attività per interventi specialistici in materia oculistica e ginecologica. Ma soprattutto in questo protocollo manca il capitolo riguardante gli investimenti e le manutenzioni, che per noi è indispensabile”.
Il protocollo riporta inoltre 16 punti che rappresentano gli obiettivi di questa riorganizzazione, sui quali i sindaci e gli assessori di Figline e Incisa hanno chiesto che vengano declinati uno ad uno nel dettaglio. In particolare si tratta di: mantenimento Pronto Soccorso h24 e sub-intensiva, mantenimento endoscopia digestiva, mantenimento attività dialisi, mantenimento medicina interna, mantenimento della specialistica ambulatoriale, mantenimento di tutti gli altri servizi adesso esistenti, mantenimento casa del parto e casa famiglia, attivazione chirurgia specialistica con quella d’urgenza, attivazione week-surgery, attivazione reparto cure intermedie, istituzione di un centro residenziale (a valenza regionale) per in disturbi dei comportamenti alimentari, istituzione casa della salute, ristrutturazione del distretto, apertura servizio di diagnostica al Cup del Valdarno fiorentino, ampliamento Dh oncologico e attivazione day-service di medicina con percorsi ospedale-territorio.
Il protocollo, su cui ancora non c’è la firma delle istituzioni, sarà illustrato domani nel Consiglio comunale di Figline (ore 18 Sala Staderini), mentre in queste ore è al vaglio delle commissioni consiliari dei due Comuni; per approfondire ulteriormente tutti gli aspetti della riorganizzazione dell’Ospedale Serristori i due Comuni hanno già richiesto un’altra audizione presso la Commissione regionale Sanità.
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comuni Figline e Incisa Valdarno
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