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I dati dell'Irpet, l'istituto regionale programmaziona economica della Toscana, parlano purtroppo chiaro: nel 2010 la perdita di occupazione in Valdarno si è attestata sull'1,8% e per i prossimi anni a rischio sono oltre il 2% dei lavoratori dell'industria e oltre l'1% di quelli occupati nelle costruzioni. Colpita in maniera particolare la fascia di età con meno di trenta anni con l'1,5% delle persone a rischio disoccupazione.
A lanciare l'allarme sulla scia della ricerca Irpet è il coordinamento del Pd del Valdarno, costituitosi da poco con lo scopo di creare una struttura unitaria che possa rispondere alle esigenze ed alle problematiche di un'area vasta e diversificata.
“Di fronte a una grave crisi economica dobbiamo impedire che il Valdarno perda ancora posti di lavoro e difendere i diritti dei lavoratori – ha dichiarato il coordinatore Fabio Bondi – Per questo il coordinamento Pd del Valdarno aderirà e darà il massimo sostegno alle prossime iniziative sindacali che riguarderanno la Beltrame, con la volontà che questa situazione faccia da cassa di risonanza anche per tanti altri lavoratori in difficoltà”.
I problemi occupazionali dell’area valdarnese, infatti, sono stati riportati al centro dell’attenzione in seguito della vertenza che vede ottanta operai della Beltrame di San Giovanni a rischio di perdere il proprio posto di lavoro. Quella delle ex Ferriera è una vicenda che si è imposta con maggiore forza all'attenzione, del Valdarno e non solo, per l'importanza che lo stabilimento siderurgico ha da sempre rivestito per l'economia e l'occupazione del territorio. Ma non è l'unica purtroppo. Si tratta, infatti, di un fenomeno che sta riguarda molte realtà produttive valdarnesi, come ad esempio la Laca di Cavriglia, con altri ottanta lavoratori in cassa integrazione da questa estate e tante aziende che negli ultimi anni sono state costrette a chiudere o a pesanti riduzioni del personale. Se le aziende chiudono ed i lavoratori si ritrovano senza posto e senza stipendio è un impoverimento per tutto il tessuto sociale, produttivo ed umano della vallata.
“Sulle questioni del lavoro il partito democratico vuole dare voce a tutte le categorie, a chi il lavoro rischia di perderlo, a chi l’ha già perso, ma anche a chi non riesce a trovarlo, ai precari e a chi è costretto al lavoro nero, a chi ha garanzie contrattuali e sindacali e a chi invece ne è privo – ha concluso Bondi –Per questo motivo, porteremo avanti un’azione volta a favorire il dialogo tra le sigle sindacali e alla sensibilizzazione sul tema del lavoro nei circoli e tra i cittadini”.
(Valdarnopost.it)
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