Ospedale Serristori. Per il gruppo provinciale di Rifondazione comunista è "tardivo, inutile, strumentale e politicamente irrilevante l’intervento della Lega Nord in Provincia di Firenze sull’Ospedale Serristori. Per 15 giorni la Lega ignora il durissimo scontro politico e istituzionale avuto con la Asl 10 e a 'fuochi finiti'interviene con una domanda di attualità". I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno rilasciato il seguente comunicato.
"L’obiettivo: solo avere visibilità. Con un intervento tardivo, inutile e politicamente irrilevante la Lega Nord della Provincia di Firenze interviene sulla vicenda dell’Ospedale Serristori dopo aver ignorato per quasi due settimane quanto di grave accadeva nell’Ospedale Figlinese oggetto di tagli e razionalizzazioni da parte della ASL 10. Come sappiamo la “querelle” partì il 21 settembre quando la Federazione della Sinistra in Regione Toscana, Rifondazione Comunista in Provincia di Firenze, il gruppo consiliare Salvare il Serristori di Figline Valdarno resero note le intenzioni dell’azienda sanitaria di Firenze consistenti nel togliere personale infermieristico dalla sub intensiva del presidio ospedaliero.
Noi allora contestammo nelle sedi istituzionali i tagli, ricordando che l’attuale programmazione sanitaria regionale individua il Presidio Ospedaliero Serristori di Figline Valdarno quale ospedale per acuti di 1° livello, collocandolo funzionalmente nella rete integrata dei servizi sociosanitari del territorio del Valdarno fiorentino e interconnesso all’Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri.
Contestualmente evidenziammo l’assenza di una motivazione reale al provvedimento la cui ricaduta avrebbe rischiato di depotenziare il presidio ospedaliero territoriale e la sua capacità di risposta ai bisogni sociosanitari della popolazione.
Pertanto, se ne chiedeva l’immediata sospensione e l’attivazione di un confronto istituzionale e sociale.
Successivamente, intervenne il Sindaco di Figline presso la direzione Generale e si riunirono le commissioni consiliari del Consiglio comunale di Figline Valdarno che predisposero un dispositivo contrario ai tagli approvato dal consiglio Comunale il 29 settembre 2011.
Il 3 ottobre la stampa riporta il contenuto del testo della mozione e l’invito del sindaco figlinese rivolto alla ASL 10 di recedere dai provvedimenti.
Dopo le prese di posizioni politiche e istituzionali, la risonanza che questo scontro ha avuto sulla stampa e il durissimo braccio di ferro sostenuto contro la ASL 10 nel farle recedere da questo iniquo provvedimento, compare, non senza qualche sospetto, “’l’interessamento” della lega Nord della Provincia di Firenze. Senza un minimo di pudore e in cerca della solita visibilità personale il consigliere provinciale leghista deposita una domanda di attualità( ma dove sta l’attualità su notizie di circa 15 giorni fa) in Provincia (che come risaputo non ha alcuna competenza sanitaria) per sapere cosa l’Ente può fare.
Ma non scherziamo, l’atto presentato fuori tempo massimo si rivela come il solito goffo tentativo di lucrare su quella buona politica che per davvero fa gli interessi della gente e che cerca di difendere la tenuta del servizio sanitario, la qualità delle prestazioni e soprattutto il diritto ad avere una assistenza dignitosa. Si chieda con un po’ di umiltà il consigliere dove è stato finora e come mai non si è accorto di niente?".
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05/10/2011 ore 17:17 Ma se siete stati in maggioranza, e non avete fatto niente.
Attenzione, voi non siete stati in anticipo e neanche in ritardo, ma siete stati acconsenzienti.
Rifondazione comunista che attacca la lega perchè difende un lavoratore, è il colmo....
Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre