logo www.figline.it
Venerd? 01 novembre | 07:39 am Ricerca nel sito nel web
 
Figline.it : RUBRICHE » Cultura, Arte e Spettacolo » "SOLO LA CULTURA CI PUO' SALVARE"
Menu principale

News dal web

I Vostri Ultimi Commenti

Guestbook

Lasciateci i vostri commenti, impressioni, consigli....o anche solo un saluto!

Vai al Guestbook


Webmail

Visitatori dal 01/12/2006
Numero visite:
"SOLO LA CULTURA CI PUO' SALVARE"
Data pubblicazione 17/11/2010 16:29:29

E' già sera, di Gianni SomigliIl ministro dell’interno Maroni è insorto dopo che Saviano, nella trasmissione “Vieni via con me”, ha affermato che la criminalità organizzata non è un fenomeno locale del Sud, bensì una forza che ormai ha spostato il suo baricentro nel Nord Italia. Suscita ancora scandalo dire che la ‘ndrangheta non è solo in Calabria, così come la cosa nostra non è più solo in Sicilia, e la camorra in Campania? Sembrerebbe di sì, vista la reazione di Maroni. Ma per quale motivo?
Ne abbiamo parlato con Gianni Somigli, giornalista e scrittore, autore del libro “E’ già sera” (Romano Editore) in cui si analizza, oltre alla strage di via dei Georgofili, proprio la situazione della mafia siciliana fuori dalla Sicilia, e, più in particolare, a Firenze e in Toscana.
Allora, Gianni, qual è il tuo pensiero su questa vicenda?
“Il mio pensiero è semplicissimo. Ancora una volta si guarda al dito e non alla luna. Saviano non ha diffamato nessuno, ha solo parlato di fatti reali, di inchieste. Ha mostrato il video di un vertice tra boss della ‘ndrangheta in un circolo di Paderno Dugnano, a due passi da Milano. Non mi pare che abbia accusato Maroni di non fare il suo mestiere. Il problema è che certe cose, che sono comunque pubbliche perché atti processuali e d’indagine, possono andare su giornali, libri. Ma non in televisione: in tv, certe cose, non si possono dire”.
Eppure anche con Gomorra, un libro, Saviano non ci è andato leggero…
“Ma è un libro, e se ci fai caso non avrebbe mai suscitato nessuna reazione in nessun politico di cui si fa il nome tra quelle pagine. La reazione è stata dei boss della camorra, che hanno condannato a morte Saviano. E ancora una volta, è successo dopo che il ‘caso-Saviano’ è arrivato in tv”.
Siamo alla videocrazia, quindi…
“Voglio farti un altro esempio classico, quasi scolastico: Marco Travaglio. Marco Travaglio ha sempre scritto e sostenuto le stesse tesi, da decenni ormai. Ma è diventato Travaglio solo quando è andato in televisione da Luttazzi. Quello è proprio il paradosso: non è stato il libro ‘L’odore dei soldi’ a creare lo scandalo, ma il fatto che si parlasse del libro in televisione”.
Tornando però sul punto: le affermazioni di Saviano devono destare allarme?
“Allarmano più le reazioni del ministro. La storia raccontata da Saviano non è una fantaricostruzione. Anche i sassi ormai sanno che le mafie non sono un problema locale, ma globale. Dire che la ‘ndrangheta ha base ormai al Nord è dire qualcosa che ormai sanno tutti. O almeno, che dovrebbero sapere”.
Ma come può avvenire una cosa del genere?
“Scrivendo il mio libro, parlando con persone come Vigna ed altri, ho capito tante cose. La discriminante è l’allarme sociale: la differenza tra la mafia al Sud e quella al Centro e al Nord è che giù c’è uno stretto controllo del territorio, avvengono episodi di sangue, c’è paura. Da noi al Centro o più su alle mafie conviene non esercitare violenza, o un controllo violento del territorio. Quello che importa è stare dove girano soldi. Come un tumore che ormai ha succhiato tutto quello che c’è da succhiare in un organo del corpo e che si trasferisce, passa ad un altro organo. Questo è il meccanismo, e Saviano non inventa né scopre nulla: racconta dinamiche che ormai sono note”.
Ultima domanda: perché la televisione ha questo potere?
“Oh… Questa è la domanda da un milione di dollari! Be’, ci sono molte spiegazioni che spaziano tra la filosofia e la sociologia, credo. E che dunque non mi competono. Io mi rifaccio al Grande Fratello, ma non quello di ora, bensì il libro di Orwell, che intendeva ‘Fratello Maggiore’. Esiste uno strumento di controllo più affinato e capillare delle televisioni? In ogni casa ce n’è una, come minimo. Niente è più diffuso. Ma non dobbiamo dimenticare una cosa fondamentale: la televisione è solo uno strumento, un mezzo. Quindi, è l’uso delle televisioni ad essere più o meno corretto. E da noi, senza stare a fare la solita ramanzina, la situazione non è rosea. D’altronde, dell’importanza del mezzo televisivo si erano ben accorti anche mafiosi come Totò Riina”.
Come si risponde a questa che, dalle tue parole, sembra essere una sorta di emergenza?
“Si risponde con la cultura. Solo la cultura può salvarci. E non voglio essere settario, nemmeno voglio essere populista, dicendo che esiste il telecomando e la tv si può spegnere, cosa comunque vera. Anche in televisione si può fare cultura. E la cultura è ciò che ci porta a farci domande, a non ingoiare tutto quello che ci viene propinato; il ruolo della cultura, e di chi la fa, è quello di scuotere, di svegliare le coscienze, di far nascere domande. Oggi in tv si trovano solo risposte, ancora prima di sapere quale sia la domanda. Mi pare evidente che così il meccanismo è viziato, che ci sia qualcosa che non va”.
Cambierà la situazione, prima o poi?
“Non lo so. Questo, davvero, non lo so”.

Lino Simaggini
 


 Condividi su facebook

lista dei commenti ricevuti
Inserisci un nuovo commento | Trova l'ultimo commento inserito
ATTENZIONE!!! FUNZIONE SPERIMENTALE
Se vengono attivati nuovi commenti su questa pagina avvisami alla seguente mail (usare il pulsante '-' per rimuovere una mail precedentemente aggiunta)

       
Seguici su:

Calendario eventi

News da figline.it
Bando per assunzione a tempo determinato di un Tecnico delle Attivita' Amministrative con contratto formazione e lavoro
Le domande di partecipazione devono pervenire, pena l'esclusione, entro e non oltre le ore 13 dell'11 novembre 2024.
Autumnia 2024: il Food Contest con lo chef Simone Cipriani
Si avvicina una delle manifestazioni piu' attese dell'anno.
Serristori Day, due giorni di iniziative per l'edizione 2024
Il Serristori Day ha il patrocinio del Comune di Figline e Incisa Valdarno e nasce su iniziativa del Calcit Valdarno Fiorentino
Laboratorio di sartoria: creativita' e competenze per i giovani
Si svolgera' presso il Centro Sociale Il Giardino nel Comune di Figline e Incisa Valdarno
"Una piazza di libri", a Incisa due giorni di iniziative per promuovere la lettura
Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre
lista completa

Stradario
Cerca indirizzo


Meteo

HiHo srl 
Sede legale: Via G.Donizetti, 52 - 50018 Scandicci (FI) - Sede operativa: Via Vetreria, 73 50063 Figline Valdarno ( Fi )  
tel. +39 055 5357453 - fax +39 055 5609013 - info@figline.it - P.Iva 05443270482

Powered by Hiho S.r.l © 2024
Italian Law obliges all websites to inform users that this website utilizes cookies and third-party cookies to optimize navigation of connected users.
Questo sito utilizza i cookies, tecnici e di terze parti per ottimizzare l'esperienza di navigazione degli utenti connessi.

I ACCEPT (ACCETTO) - DETAILS (DETTAGLI)