di Filippo Martini (alunno di III Liceo)
Se si entra nel mondo del teatro con il piede giusto, con un buon maestro, non possiamo più uscirne. È questa la conclusione cui sono arrivato dopo questi due anni di partecipazione al Laboratorio teatrale con Simona Gonnelli, promosso ormai da molti anni dal Liceo Classico “Marsilio Ficino”. Il teatro diventa parte della tua vita, ma non come finzione, perché quella non ha niente a che vedere con il teatro vero, ma come un prisma che ti fa vedere dal bianco tutti i colori, ma anche il bianco dall’arcobaleno. Si diventa più grandi? Forse. Più critici? Può darsi. Più esigenti? In alcuni casi. Ma più forti sicuramente, e anche armati fino ai denti per affrontare la vita, quella che alcuni chiamano “vera”. È con questa concezione del teatro che una rappresentanza della compagnia del Laboratorio teatrale del Liceo Classico “Marsilio Ficino”, accompagnata dal professor Giovanni Meucci e da alcuni genitori, giovedì 8 luglio scorso ha partecipato alla cerimonia di premiazione del Concorso Il Teatro dello Spirito: nuove suggestioni. Laboratorio di orientamento e formazione al linguaggio del teatro dello spirito indirizzato agli Istituti secondari di II grado, promosso nell’ambito della LXIV Festa del teatro a San Miniato. Al nostro lavoro teatrale Nella città perduta. Fiaba filosofica liberamente tratta dal dramma di Eugenj Schwarz, infatti, dalle mani del regista Nanni Fabbri è stato assegnato il primo premio ex equo con le altre due scuole finaliste, l’Istituto I.I.S. Ferraris Brunelleschi di Empoli con il lavoro Aracne e l’Istituto I.T.S. C. Cattaneo di San Miniato con il lavoro Scintille di infinito. L’intento del Concorso, al suo primo anno di vita, come ha ben spiegato durante la premiazione il Direttore Artistico della Fondazione del Dramma Popolare, Salvatore Ciulla, è quello di offrire l’opportunità al mondo giovanile di avvicinarsi al Teatro dello Spirito attraverso un percorso di conoscenza dell’archivio storico della Fondazione, partendo dalle opere di Diego Fabbri e sorretti, durante l’elaborazione dei progetti, anche da esperti del Dramma Popolare.
Il clima che ci siamo trovati davanti era ottimo: un gruppo di adulti, professionisti del teatro e mecenati, che premiavano dei ragazzi per lo zelo, l’impegno e la bravura con cui avevano giocato il teatro. Non so se dei riconoscimenti sono d’obbligo per continuare sulla strada che si è scelto, indubbiamente, però, aiutano tanto e spronano, soprattutto i giovani, a non demordere mai. Una buona politica per il mondo giovanile che, ultimamente, invece si sta perdendo sempre di più. Ritrovarsi lì, in un giorno d’estate, a scuola finita, e vedere ragazzi che nonostante tutto questo hanno rinunciato alla piscina o alla spiaggia per un giorno e sono accorsi lì, solo per amore del teatro, è un qualcosa che non dovrebbe lasciare indifferenti. Ma, forse, far pensare quegli adulti che schiacciano sempre la nostra generazione con massime universali, definendoci piatti e svogliati. Beh, se venivate con noi a San Miniato, in quel torrido pomeriggio di luglio, vi sareste accorti che non è così. Almeno non sempre. E che certe persone meritano di essere ricordate tanto quanto (a mio avviso di più) di coloro che distruggono, ubriachi, un bar in centro. Per questo voglio ringraziare, veramente dal profondo del cuore, tutti coloro che hanno creduto in noi permettendoci di arrivare là e riscattare, anche se in minima parte, la nostra “infima” generazione. Sto parlando in primo luogo del nostro professore, Giovanni Meucci, insieme alla Comunità di San Leolino, il cui ultimo passo è stato quello di accompagnarci a San Miniato, ma non è stato certo il più importante. Lui è sempre stato il collegamento tra noi (Laboratorio teatrale) e la Scuola. Ed è grazie a lui insieme alla nostra preparatrice artistica e maestra di vita attraverso il teatro, Simona Gonnelli, che abbiamo potuto partecipare a concorsi come questo, o come il XXVI Festival Nazionale ed Europeo del Teatro dei Ragazzi promosso dal Comune di Marano sul Panaro, lo scorso 4 maggio. Infine, insieme a tutti i membri della Giuria di San Miniato, vogliamo ringraziare la Responsabile per la Produzione Artistica del Dramma Popolare, Angelita Borgheresi, per aver seguito la nostra partecipazione al Concorso con particolare attenzione e premura.
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