60 CITTÁ INSIEME NEL SEGNO DELLA FRATERNITÁ
prossimo obiettivo: raggiungere presto quota 100 città per la fraternità
Assegnato ad Ascoli Piceno il primo premio Chiara Lubich per il progetto”Amo la mia città”: cittadini e amministrazione comunale insieme per ridisegnare la città secondo il principio della fraternità
Tra i messaggi giunti e gli indirizzi di saluto quello del Presidente della Camera Gianfranco Fini, del Segretario di Stato, card. Bertone, del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi e di Maria Voce, Presidente dei Focolari
“Concretizziamo la fraternità”. Si è concluso all’insegna dell’impegno concreto a condividere, progettare e attuare politiche di fraternità, tra città del nord e del sud della penisola in un’arricchente condivisione di “buone pratiche di fraternità”, il convegno “Fraternità: una proposta possible”.
Svoltosi oggi a Loppiano (Firenze) e promosso dall’Associazione “Città per la fraternità” e dal comune di Incisa in Val d’Arno, l’evento, indirizzato a sindaci, enti e amministratori locali, ha visto anche la partecipazione di molti giovani intervenuti dalle città italiane rappresentate.
Da Spoleto a Todi, da Montecatini ad Ariccia, dai rappresentati della Regione Sicilia a Pompei, a San Severo di Puglia; sindaci, amministratori e cittadini si sono fatti portavoce del bisogno di buone pratiche di reciprocità, invocato dalle diverse anime delle nostre società.
“E’ nata per questo, un anno fa, l’Associazione Città per la Fraternità – ha ricordato Pasquale Boccia, sindaco di Rocca di Papa (RM) e presidente dell’omonimo organismo – per creare un luogo dove soggetti istituzionali e sociali possano condividere e arricchirsi delle reciproche diversità”. Il consigliere della Regione Toscana Parrini ha voluto evidenziare che proprio perché lo scenario mondiale sembra andare in direzione opposta, è necessario che sorgano luoghi della condivisione ad ogni livello”. Luoghi della fiducia, come li ha definiti Rosa Di Pasquale, parlamentare, capaci di ridare speranza anche all’agire politico.
• La Fraternità: utopia o segno dei tempi?
“Occorre una buona dose di coraggio per parlare di fraternità oggi, in tempi in cui si sprecano gli esempi di conflittualità – incalza il prof. Alberto Lo Presti, docente di Teoria Politica presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano – eppure non possiamo negare i numerosi esempi in cui tale coraggio si è rivelato una vera potenza, capace di indirizzare il corso della storia: da piazza Tienanmen, fino alla Orange Revolution in Ucraina, alle proteste dei monaci tibetani in Birmania, al movimento iraniano per la libertà e molti altri. Il mondo sta intesificando azioni e relazioni di reciprocità”.
Il prof. Rocco Pezzimenti, docente di Storia delle Dottrine Politiche alla LUMSA (Roma), ha tracciato un percorso storico e teorico del principio di fraternità che è davvero tale se alla teoria si accompagnano azioni concrete e disinteressante, volte unicamente al bene comune. Ed ha concluso ricordando il ruolo chiave delle piccole realtà locali come i comuni: spazi ideali di sperimentazione e attuazione di politiche solidali.
• Testimoni di fraternità: don Sturzo, De Gasperi, La Pira, Giordani e Domenico Mangano
E’ stata poi la volta dei testimoni della fraternità nella storia ed oggi, pietre miliari della vita democratica e ispiratori per le sfide sociali e politiche attuali. Da Luigi Sturzo che Giampaolo D’Andrea ha riletto sotto il profilo di appassionato “municipalista” che mette la città al centro perché – come ebbe ad affermare – è da essa che parte la vita di una nazione”.
Giuseppe Zorzi, direttore della fondazione De Gasperi, ha sottolineato come per lo statista la politica fosse funzionale all’unità prima del Paese e poi dell’Europa.
E di fraternità che si fa fondamento della pace, ha parlato Rosangela Calzia, nel presentare la figura di Igino Giordani, parlamentare, giornalista, uomo di cultura del secondo dopo guerra.
Lucia Fronza Crepaz ha presentato infine Domenico Mangano, amministratore locale prima e cittadino attivo poi, che ha vissuto la politica in assoluta coerenza e vicinanza ai cittadini, in una vita tutta spesa a costruire – come amava ripetere – “frammenti di reciprocità”.
Alla consegna del premio Chiara Lubich per la fraternità alla città di Ascoli Piceno sono seguite tre menzioni d’onore ad Ercolano, San Severo di Puglia e ai Comuni della zona Fiorentina Sud-Est per il progetto socio-sanitario Società della Salute.
“L’augurio oggi – ha auspicato Fabrizio Giovannoni, sindaco di Incisa in Val d’Arno, comune ospitante del convegno – è che questo patto di fraternità si allarghi e da 60 si arrivi presto al numero di 100 città associate, per condividere e attuare politiche di fraternità”. “Il risultato di questa giornata di lavori – ha concluso Stefano Cardinali, sindaco di Montecosaro (MC) è il fatto di essere pronti ora a farci carico dei problemi e delle difficoltà anche delle altre città, che ci impegnamo a costruire insieme, amministratori e cittadini”.
Ufficio stampa della manifestazione
Stefania Tanesini
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