FIGLINE, INCISA E RIGNANO A CONFRONTO SULLA SCUOLA
Data pubblicazione
28/10/2009 15:22:15
La scorsa settimana i sindaci e gli assessori alla Pubblica istruzione dei Comuni di Figline, Incisa e Rignano si sono riuniti per discutere del servizio scolastico. Già dall'anno scorso era stato intrapreso un percorso di confronto con tutti i soggetti impegnati nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado per tracciare un bilancio sull'unificazione delle scuole medie (servizio attivo da oltre 10 anni) e per valutare la possibilità di una verticalizzazione, ovvero la creazione di istituti comprensivi che garantiscano una continuità a partire dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado. Allora il percorso si fermò ad una fase di analisi: poiché rimanevano incerte alcune direttive del Ministro Gelmini e del Provveditorato agli Studi, fu deciso di aspettare l'evoluzione della normativa e riprendere il confronto successivamente, come infatti avvenuto la scorsa settimana.
“Ad Incisa e Rignano – hanno spiegato i sindaci Fabrizio Giovannoni e Gianna Magherini – ci sono questioni organizzative che devono essere risolte: vogliamo una scuola più vicina al territorio e quindi lavoreremo per un istituto comprensivo unico di Incisa e Rignano”.
“Credo che la filosofia alla base degli istituti comprensivi e della verticalizzazione – ha detto invece il sindaco di Figline, Riccardo Nocentini – sia migliorativa dal punto di vista didattico, perché considera il percorso di sviluppo educativo degli alunni in maniera continuativa, senza interruzioni. Detto questo, non possiamo dare un giudizio negativo sull'organizzazione delle scuole medie dei comuni di Figline, Incisa e Rignano, pertanto la scelta dei comprensivi dovrà essere supportata da modelli organizzativi che siano migliorativi in termini di personale”. “In ogni caso – ha concluso il sindaco Nocentini – sembra difficile che a Figline si possa creare un comprensivo con 1600 alunni e rischiare di perdere personale tecnico-amministrativo. La scelta dei comprensivi, quindi, è per noi auspicabile solo con le dovute garanzie”.
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