Dalle Poste vademecum con i consigli per sfuggire alle truffe
Data pubblicazione
24/09/2018 12:34:32
Le truffe, soprattutto ai danni degli anziani, sono tra gli episodi più odiosi del crimine. E sono in forte aumento: non passa giorno senza la segnalazione di una frode, diretta o informatica che sia. E proprio il web è ‘territorio di caccia’ preferito dei predatori di soldi, carte di credito o dati personali da utilizzare per scopi non certo in linea con la legalità.
Un fenomeno, insomma, che allarma tutti. Carabinieri, polizia e guardia di finanza – ad esempio – si sgolano per raccomandare a tutti di fare fare la massima attenzione, di non aprire la porta di casa a fantomatici funzionari o emissari di enti e aziende (come nel caso dei falsi operatori Enel), di non toccare mail sospette che magari promettono rimborsi per carpire i dati dei malcapitati. Non bisogna mai rispondere a questi messaggi, questo è l’imperativo.
Ma tutto questo non basta. E allora scende in campo anche Posteb Italiane, che tra la sua clientela ha un gran numero di anziani, ovvero di soggetti vulnerabili. Lo fa con un opuscolo che contiene semplici e utili consigli per evitare spiacevoli sorprese quando si opera con il proprio conto online attraverso un computer o uno smartphone o quando si ritirano contanti dallo sportello automatico: questi gli argomenti del ‘vademecum antitruffe’, l’opuscolo realizzato appunto da Poste Italiane e disponibile in 33 uffici postali della provincia di Siena.
Le raccomandazioni dell’opuscolo vanno dalle precauzioni utili nel mondo digitale, ad esempio quelle relative al “phishing” (il tentativo di carpire i dati di accesso degli utenti attraverso messaggi di posta elettronica e siti Internet contraffatti) a quelle altrettanto preziose su come custodire il proprio libretto degli assegni e il codice Pin collegato alla carta di debito o l’attenzione nei confronti di chi si presenta a casa o in strada a nome dell’azienda. «L’iniziativa – spiega Poste Italiane – proseguirà nei prossimi mesi coinvolgendo tutti i 12.800 uffici postali italiani. Ha l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di vicinanza ai cittadini che ne ispirano l’azione».
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L'iniziativa rientra all'interno del progetto Sampei, presentato dalla Conferenza educativa di Zona Fiorentina Sud Est e rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego