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Il picco dell’influenza 2018, che ha costretto a letto milioni di italiani, sembra ormai passato; a rivelarlo sono gli ultimi dati Influnet, relativi a inizio di questo mese. Si è trattato comunque di un’influenza da record per il nostro Paese, particolarmente per il numero degli allettati. E’ per questo che risulta molto interessante la notizia che giunge dal Giappone, relativa a quello che potrebbe rivelarsi il più efficace e rapido rimedio contro l’influenza: si chiama Baloxavir Marboxil ed è un farmaco - attualmente ancora in fase sperimentale - che riuscirebbe a uccidere il virus dell’influenza in un solo giorno e mediante l’assunzione di un’unica dose. Questo almeno è ciò che promette Shionogi, l’azienda farmaceutica giapponese produttrice del farmaco in questione. Secondo i test già effettuati, infatti, il Baloxavir Marboxil impiega mediamente poco più di 24 ore per eliminare il virus negli adulti, molto meno dunque delle 72 ore necessarie agli altri farmaci antinfluenzali in commercio, come per esempio quelli contenenti il principio attivo Oseltamivir.
La principale differenza tra questi farmaci è che mentre Oseltamivir è un inibitore delle neuraminidasi, enzimi che il virus utilizza per riprodursi nelle cellule infette, Baloxavir Marboxil - alla cui sintesi i ricercatori sono pervenuti partendo da un farmaco contro l’Hiv - impedisce la replicazione dei virus inibendo l’endonucleasi. Come detto, inoltre, il nuovo farmaco richiede un’unica somministrazione, a differenza delle 10 necessarie all’Oseltamivir per fare effetto, cosa che potrebbe essere di grande vantaggio, in particolare per evitare la pianificazione di una terapia. Baloxavir Marboxil, che sarà in grado di combattere sia il ceppo influenzale A sia quello B, ha ricevuto all’inizio di febbraio il via libera dalla commissione ministeriale del governo giapponese per la realizzazione e la vendita del farmaco sul territorio nazionale; l’approvazione formale dovrebbe arrivare a breve, il che significa che il trattamento potrebbe essere disponibile dall’inizio di maggio. Per le altre nazioni, invece, il discorso non è ancora molto chiaro: secondo il Wall Street Journal, Shionogi chiederà l’approvazione per vendere il farmaco negli Stati Uniti e in Europa, ma solo per il prossimo anno.
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