#potevasuccedereancheame è l'hashtag creato dal gruppo e dall'associazione "Tra mamme - Toscana" che si sta diffondendo sul web insieme ad un'immagine simbolica.
Il messaggio che deve passare è quello di non giudicare, ma di esprimere empatia e solidarietà verso un dramma che potrebbe colpire chiunque. Ed è anche una risposta a chi, utilizzando i social, non ha lasciato spazio al rispetto che si deve a chi sta vivendo un momento così devastante. Molte persone hanno già condiviso: non solo mamme, ma anche uomini e giovani. Intorno a Ilaria si è formata una catena di affetto e solidarietà... La tragedia che ha colpito la donna, così come specificano gli esperti, è stata causata da un black-out della mente. Spiegano dal Ministero della Salute che «può accadere a tutti, anche ai genitori più amorevoli». Sbranati dalla fretta, oberati dagli appuntamenti! Purtroppo negli ultimi anni i casi si sono moltiplicati.
Invitiamo anche i nostri lettori a condividere l'hashtag e concludiamo con un messaggio della blogger Ornella Sprizzi: "...ma soprattutto, oggi, prima di condividere un qualsiasi pensiero, articolo, commento superficiale sui social che faccia riferimento a questa drammatica notizia, vi prego di fermarvi un secondo. Immaginate di avere di fronte quella mamma e di parlare direttamente a lei. Perché è questa la realtà. Tutto ciò che scriverete, le arriverà. E se io potessi parlarle, l’unica cosa che vorrei dirle è: Vieni qui, abbracciami. Non è colpa tua, poteva succedere anche a me"
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L'iniziativa rientra all'interno del progetto Sampei, presentato dalla Conferenza educativa di Zona Fiorentina Sud Est e rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego