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Lunedì 18 luglio 2016 si svolgerà nella cornice dell’Hotel Villa Casagrande un convegno sui temi della rivoluzione digitale e del suo impatto sul mondo del lavoro organizzato dal PD – Rifare L’Italia. “Il lavoro e la rivoluzione digitale” vedrà a Figline ospiti di livello nazionale dal mondo della politica, delle imprese, dei sindacati e dell’accademia. Divisi in tre sessioni, gli ospiti tratteranno di Industria 4.0 e delle sfide al commercio e alla produzione; delle regole della nuova economia digitale; e di come il lavoro sia stato trasformato dalla rivoluzione digitale. La ripresa e la crescita passano attraverso la modernizzazione e la digitalizzazione dell’economia. Una transizione è inevitabile e tuttavia da gestire con attenzione poiché, così come ogni altra transizione, produrrà vincitori e vinti.
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli, insieme all’on. Cesare Damiano, presidente commissione lavoro della Camera, Nicola Danti, Europarlamentare e membro della Commissione per il mercato interno, il Presidente PD Matteo Orfini e Diego Ciulli, Public Policy Manager di Google Italia, sono solo alcuni dei relatori che discuteranno di queste tematiche.
“Cosa vuol dire essere di sinistra nell’era della digitalizzazione?” si chiede l’on. Elisa Simoni “Questo convegno serve per iniziare a rispondere. Per gettare le basi di una possibile sinistra per il XXI secolo.”
“Ritengo che il futuro che ci aspetta, per quanto incerto, tenderà comunque al progresso. Ovviamente, dobbiamo interrogarci, porre attenzione a quale modernità vogliamo, a come favorire l’eguaglianza. Tutte le rivoluzioni creano diseguaglianze in una prima fase. Rispondere a questa sfida è sempre stato un interrogativo della sinistra e deve esserlo ancora oggi”.
La Sindaca Giulia Mugnai si dice onorata di accogliere una riflessione che guarda al futuro e al lavoro, temi “al centro delle preoccupazioni di tutti i cittadini”.
Infine, l’on. Simoni conclude: “Questo convegno lo facciamo qui, nei nostri territori. Da qui politica deve ripartire con i sindaci e tutti i politici locali. Se c’è un tema centro-periferia che riguarda il governo del territorio, lo stesso tema esiste anche nella gestione del partito”.
Camilla Lastrucci
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