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“Becco di rame”, la storia dell’oca Ottorino
Data pubblicazione 10/02/2014 10:33:01

 

Mi sono imbattuta in questa storia vera e non ho resistito a raccontarla a chi non ha avuto la mia stessa fortuna. Tutto ha avuto inizio circa un anno fa a Figline Valdarno, nella fattoria della signora Paola Bartolini. Una notte Ottorino, una meravigliosa oca maschio di razza Tolosa di oltre 8 chili e dal lungo collo, lottò con una volpe che aveva attaccato le oche della fattoria. Si parò davanti all’animale e combatté a becco aperto. La volpe scappò ma l’oca ebbe la peggio, perché la volpe gli aveva spezzato il becco con un morso. Ottorino venne immediatamente soccorso dalla signora Bartolini che per giorni e giorni cercò di curarlo con amore.
Nonostante l’amore e le cure, Ottorino non si riprendeva e la sua proprietaria si rivolse allora al veterinario Alberto Briganti, che per la prima volta si trovò davanti a un caso simile. Bisognava agire in fretta altrimenti Ottorino sarebbe morto. Ad un tratto al dottore gli venne in mente l’idea di una protesi. Decise di utilizzare il rame per dare all’oca un becco nuovo. Riprodotto un calco, ecco nascere il becco di rame, che il medico cucì ad Ottorino con un filo d’acciaio per uso ortopedico. Oltretutto, il colore del rame accanto a quello delle piume cinerine di Ottorino era bello a vedersi.
L’operazione riuscì tanto bene che già dal giorno dopo Ottorino riprese a mangiare e bere da solo. Ritornato alla fattoria, Ottorino fu accolto da tutti gli altri animali che, a cominciare dalle oche, dimostrarono subito di non avere alcun problema di fronte a quel becco artificiale.
Da oltre un anno Ottorino è diventato “Becco di rame” e la sua storia, straordinaria come solo la realtà a volte sa essere, è diventata anche un libro. Il libro, 50 pagine con illustrazioni a colori e un CD allegato, è stato scritto da Alberto Briganti e pubblicato da Nuova Eliografica.
Il veterinario, Ottorino “Becco di rame” e la signora Bartolini, dopo che un team di psicologi ha studiato il libro per valutarne la sua portata sui piccoli degenti, hanno cominciato a visitare ed incontrare i bambini nelle scuole e negli ospedali pediatrici. La loro iniziativa ha lo scopo di portare il messaggio di non arrendersi mai, perché le prove che attraversiamo ci rendono più forti e le diversità non sono un limite ma possono trasformarsi in ulteriore forza e nuove possibilità.
“Si tratta della prima esperienza in ospedali pediatrici, speriamo di ampliarla anche ad altri perché finalmente si tratta di una favola per bambini che nasce da una storia vera che è molto più preziosa del mondo virtuale che li circonda – dichiara il dott. Briganti – “Becco di rame” parla ai bambini di temi importanti come l’amore e la natura, il rispetto per gli animali, la diversità e la condivisione. Penso che sia un libro utile, contiene dei valori che aiutano i bambini e attraverso questa storia gli adulti possono spiegare ai piccoli concetti importanti del mondo reale”.
“Salvare Becco di rame è l’esempio di ciò che può accadere ad ognuno di noi nella vita di tutti i giorni, dei nostri piccoli salvataggi e delle nostre opere buone. Questa storia insegna a tutti coloro che hanno difficoltà e che soffrono che si possono ottenere grandi risultati con massimo impegno e voglia di fare. Oggi, mentre le piccole grandi cose sembrano essere spazzate via dallo stress e dall’indifferenza, si può assistere all’amore dei proprietari di Ottorino – prosegue Briganti – che sono l’immagine per eccellenza di persone con una vita semplice ma finalizzata a fare del bene”.
Il dottor Briganti però non vuol fermarsi solo al libro, vuole divulgare e far crescere la Fondazione omonima creata appositamente per sostenere le realtà di sport per disabili sul territorio italiano, per curare e recuperare animali selvatici in difficoltà.
Ora Ottorino con il suo salvatore, l’ingegnoso veterinario, vogliono partecipare alla selezione della mascotte delle Paralimpiadi di Rio 2016, con il nome di “ Copperbeak”. Non posso che augurare ad Ottorino di vincere anche questa sfida e auspico che tutti i lettori facciano propria questa frase: “Quando tutto sembra perduto, ci sono sempre nuove possibilità di rialzarsi”, firmata “Becco di rame”.

Fonte: Italianews (scritto da Armida Tondo)


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