Nel centro storico di Figline entra in vigore il provvedimento Zona 30. Si tratta di un intervento di moderazione del traffico attraverso la riduzione della velocità da 50 km/h a 30 km/h nelle vie indicate dai cartelli; l’adozione di questa misura mira quindi ad influire sui comportamenti di guida per garantire la sicurezza degli utenti della strada, con particolare riferimento a pedoni, ciclisti, anziani e bambini. L’ordinanza è stata emessa dal Comune di Figline e in questi giorni è in fase di completamento l’installazione degli appositi cartelli stradali nelle seguenti vie e piazze del paese, in cui non si dovranno superare i 30 km/h: via XXIV Maggio, piazza IV Novembre, piazza san Francesco, via Fabbrini, piazza Dante, corso Mazzini, piazza Ficino, piazza Averani, corso Matteotti, via Santa Croce, via Magherini Graziani, via Frittelli, via San Lorenzo, via San Domenico, via Castelguinelli, via Oberdan, via Forese, piazza Don Bosco e via Brunone Bianchi. Gli Operatori del Corpo di Polizia Municipale, nonché degli altri organi di Polizia Stradale vigileranno per l’esatta osservanza della norma e, al tempo stesso, revocano temporaneamente tutte le eventuali precedenti ordinanze aventi dispositivo in contrasto con la “Zona 30”.
Le Zone 30 realizzate finora nei diversi paesi europei hanno dimostrato ottimi risultati sia in termini di efficienza della circolazione, sia in termini di sicurezza stradale, di vivibilità e qualità dello spazio pubblico. L’estensione della zona va da un gruppo limitato di strade, a porzioni ampie di aree urbane, fino ad intere città come nel caso di Graz in Austria o in numerose metropoli europee. La Zona 30 è stata introdotta in Germania e in Olanda nella normativa nazionale nel 1980, nel 1989 in Svizzera, nel 1990 in Francia, dal 1992 in Gran Bretagna. In Italia nel 1996 con la revisione del Regolamento di Attuazione del Codice della Strada è stato introdotto il segnale stradale specifico (zone a limitazione di velocità). La Germania è la nazione che ha spinto più a fondo l’impiego delle Zone 30 come modalità ordinaria di gestione del traffico nelle aree urbane. Dopo un periodo di sperimentazione su cinque aree pilota, i Comuni hanno potuto utilizzare liberamente le Zone 30 per un periodo di 5 anni (1985-1989). I Lander ed il governo federale hanno seguito e finanziato queste esperienze. La Germania può contare su oltre 17mila Zone 30 (si tratta di “zone”, ossia spesso interi quartieri non singole strade), ed è il Paese nel quale dal 70 al 90% della popolazione delle grandi città abita in Zone 30. In Italia il caso più significativo è quello del quartiere Mirafiori Nord a Torino, dove nel 2010 si sono registrati zero incidenti gravi, rispetto ai 15 sinistri con feriti verificatisi in media negli anni in cui il limite era a 50 all’ora; inoltre il Politecnico di Torino ha rilevato una diminuzione del traffico superiore al 15%.
“Ridurre la velocità nel centro storico – ha spiegato il sindaco di Figline, Riccardo Nocentini – comporterà un duplice beneficio: da una parte aiuteremo il nostro ambiente limitando le emissioni inquinanti dei veicoli, dall’altra abbasseremo le probabilità di incidenti tutelando pedoni, ciclisti e automobilisti. Dopo l’approvazione del Piano per la mobilità ciclistica, proseguiamo il nostro impegno verso le categorie ‘più deboli’ della strada, con l’obiettivo di adottare anche altri interventi che migliorino la sicurezza sulle nostre strade”.
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13/12/2013 ore 12:17 Come associazione che tutela pedoni e ciclisti urbani, siamo contenti che dopo l’approvazione del Piano della Mobilità ciclistica sia stata presa anche la decisione di attuare la Zona 30 a Figline, ma ci auguriamo vivamente che venga realizzata secondo le nostre proposte e non secondo idee poco concrete e poco efficaci.
L’intervento di moderazione del traffico è alla base del disegno di legge di modifica del Codice della Strada, che la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) stanno portando avanti con il gruppo interparlamentare in questa legislatura.
L’associazione FIAB ValdarnoInBici reputa questo provvedimento ottimo per tutelare la sicurezza dei cittadini che scelgono di non andare in Centro in automobile, non creando particolari problemi a chi l’automobile continuerà a prenderla. Inoltre, come ampiamente dimostrato da studi svolti in tutta Europa, la Zona 30 creerà un ambiente più sicuro, più vivibile e più tranquillo dove i cittadini saranno più incentivati a passeggiare per le strade e a riqualificare il centro Storico che negli ultimi anni si stava spegnendo.
Come associazione teniamo a precisare però che per realizzare efficacemente una vera Zona 30, non basta apporre dei cartelli con i limiti di velocità, ma è opportuno adeguare le strade dove il limite è presente con tutti quegli interventi che riducano naturalmente e fisicamente la velocità di transito dei veicoli: restringimenti carreggiate, parcheggi alternati, aiuole spartitraffico, attraversamenti rialzati, ecc.
L’esperienza FIAB insegna che nelle città dove gli interventi sono stati realizzati secondo criteri adeguati le Zone 30 hanno contribuito al rilancio dei Centri, dove invece sono state realizzate Zone 30 inserendo solo cartelli di limite di velocità si è creata una confusione che ha prodotto risultati insoddisfacenti sia per gli automobilisti che per i pedoni. Da sempre in Italia un cartello stradale non ha mai fermato nessuno, quindi, come abbiamo sottolineato più volte in fase di proposta, realizzare la zona 30 senza interventi veri di moderazione della velocità contribuirà a una confusione diffusa e non porterà i vari benefici che moltissimi centri storici italiani ed europei hanno ricevuto dall’attuazione di questo provvedimento.
E’ stato dato un primo colpo alla mentalità auto centrica da troppo tempo radicata nel Valdarno, ora il passo successivo è far capire che questo provvedimento va davvero a vantaggio di tutti i cittadini, anche di chi usa l’automobile e dei negozianti del Centro: avere un centro meno saturo di macchine permetterà una migliore fruizione dei negozi e dei servizi da parte di tutti i cittadini e i turisti che potranno apprezzare al meglio le vetrine e le bellezze di uno dei centri storici più suggestivi della vallata.
L’associazione FIAB ValdarnoInBici, convinta che questa sia la strada da seguire per arrivare ad una nuova mobilità veloce, economica, pulita ed intelligente per la vallata, continuerà il suo impegno propositivo e di dialogo con cittadini e amministratori affinchè piano piano, passo dopo passo e pedalata dopo pedalata, finalmente si riescano a vedere interventi concreti a favore delle persone e di un nuovo modo di spostarsi e di vivere i nostri paesi e la nostra vallata.
Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre