"Il Popolo della Libertà non è sconfitto: è tuttora il partito vincitore delle elezioni, è la prima forza del Parlamento, e con il centrodestra ha la maggioranza assoluta al Senato. Insomma, senza il sostegno del PDL alle Camere il governo di Mario Monti non reggerebbe neppure un giorno.
Silvio Berlusconi a sua volta non è un premier né un leader sconfitto. Il senso di tutto ciò è spiegato sulla base dei fatti nel videomessaggio del 13 Novembre scorso. Per inciso: quel discorso, che a posteriori è stato giudicato anche dai politici e dai media più ostili come un ottimo intervento ed una prova ulteriore dello spirito di responsabilità e collaborazione che Berlusconi e il PDL stanno dimostrando verso il tentativo Monti, aveva chissà perché seminato “allarme democratico” tra sinistra e tg. Quasi non fosse tipico della democrazia che chi ha guidato finora il Paese se ne congedasse spiegandone pubblicamente le ragioni, quasi Berlusconi (e, come è stato ripetutamente detto “il berlusconismo”) fossero un incidente e un’anomalia da liquidare al più presto.
Non è e non sarà così. Il Popolo della Libertà era e resta la prima forza in Italia e in Parlamento. E se un governo tecnico può essere imposto dall’emergenza, dai mercati e dalla finanza, non sono emergenza, finanza e mercati a sostituirsi alla democrazia. Ogni governo deve rispondere agli eletti, e tramite loro, al popolo.
Ecco perché ci siamo, e restiamo. A collaborare con Mario Monti in base al programma di uscita dalla crisi. Ad aiutarlo lealmente in questa situazione. A vigilare perché un governo tecnico non si trasformi suo malgrado - per cinismo e strumentalizzazione di altri - in qualcosa di diverso. Gli eletti sono tali perché eletti dai cittadini, e a loro rispondono. Ad altri il compito e l’onere di rassicurare le banche e trattare con i poteri forti dell’Europa. Ma ricordandosi che l’Europa non funziona e non funzionerà mai se gli europei non la riconoscono come tale, e se i vertici politici e finanziari non recuperano trasparenza e spirito di identità.
Da oggi il compito del PDL è questo, in attesa che le elezioni che comunque verranno perché la democrazia non è sospesa, ci confermino di nuovo come la forza di governo dell’Italia."
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20/11/2011 ore 23:11 In Italia in questo momento si inneggia a gran voce da ogni parte al governo tecnico, senza politici, senza partiti. Un governo neutro, competente, che abbia a cuore le sorti dell’Italia, ci riscatti agli occhi dell’Europa. Effettivamente si comincia a respirare. Ma una domanda sorge spontanea: allora i politici a cosa servono?
Giovedì scorso, 17 novembre, si è svolta la riunione della V Commissione comunale a Figline Valdarno. Da un po’ di tempo assisto agli appuntamenti istituzionali.
Pochi argomenti, prevalentemente procedurali, discussi in un confuso e disordinato parlottare, con punte di vero caos: in un clima cianciaiolo, tra una facezia e l’altra, si sono parlati addosso per un’ora. Con i nostri soldi, con i soldi pubblici. Ma ancor più inquietante è stato constatare l’atteggiamento della rappresentanza femminile, la passività, se non la connivenza, verso certe affermazioni offensive e vecchi pregiudizi.
Quando rappresentanti politici in posizioni di potere possono permettersi in un luogo istituzionale, parlando del governo Monti, di affermare, tra l’ilarità generale, quasi fossero al bar: “prima ce n’era tante di passere, ora ce n’è uno solo” ed il Presidente può aggiungere compiaciuto: “comunque di donne ce n’è tante anche in questo governo e anche in posizioni importanti, è che quelle di prima erano meglio!”, si comprende allora il sollievo dei cittadini se la classe politica si fa da parte e lascia il posto ai ‘tecnici’. Meglio ancora se fossero proprio i cittadini a sceglierseli.
22/11/2011 ore 07:41 L'unica donna trattata male in consiglio comunale è stata la Ilaria Bozzuffi, dal proprio partito per giunta, almeno questo è il mio parere, se poi essi pensano il contrario che vi devo dire, angiolini....
Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre